Venite Adoriamo, un canto tradizionale di Natale

 

Immaginate un bambino appena nato che miracolosamente resiste al freddo e al gelo natalizio, dentro ad una grotta. A riscaldarlo nessun mezzo della tecnologia moderna, ma solo il fiato del bue e dell’asinello e tanti uomini in grado di capire che questo piccolo avrebbe salvato il mondo, cambiandolo per sempre. Un scena molto profonda spiritualmente e se il periodo della sua venuta al mondo, è solo convenzionale di certo questo evento ha avuto una grande eco all’epoca. Si dice che chi canta prega due volte e, allora, per meglio celebrarlo nel corso dei secoli sono state scritte delle canzoni da riproporre nel periodo e in generale nel corso dell’anno. Ebbene, Venite Adoriamo che tutti i fedeli conoscono resta tra le più famose.

Nel periodo natalizio in chiesa viene sempre ripreso  il canto e tra cori spesso stonati o invece organizzatissimi a più voci, riecheggia anche all’esterno dei templi sacri. Ecco, quindi, che vi riportiamo il testo ben sapendo che anche quest’anno vi troverete a canticchiarla non appena, fatto il segno della croce entrerete in chiesa. Non meno nota è anche venite fedeli:

 

VENITE FEDELI

Venite Fedeli, l’angelo ci invita, venite, venite a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.
Venite adoriamo, venite adoriamo, venite adoriamo il Signore Gesu’.
La luce del mondo brilla in una grotta; la fede di guida a Betlemme.
La notte resplende, tutto il mondo attende: seguiamo i pastori a Betlemme.
Il Figlio di Dio, Re dell’universo, si e’ fatto Bambino a Betlemme.
“sia gloria nei cieli, pace sulla terra”, un angelo annunzia a Betlemme.

VENITE ADORIAMO

 

Venite adoriamo
il nato Bambino:
il Figlio Divino
per noi s’incarnò!
Sorgete,
pastori,
che al pari del giorno
coi raggi d’intorno,
la notte spuntò.

O candida notte
che i giorni fai lieti,
già  presso i Profeti
di te si parlò!
O notte,
in cui nacque
il Verbo del Padre,
che Vergine Madre
in seno portò!

La voce che a Dio
diè gloria nei cieli
e in terra ai fedeli
la pace annunziò.
Venite,
adorate
in povera culla
quel Dio che dal nulla
il tutto formò!
(Tradizionale)

 

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