Vecchi modi di dire sul Capodanno

natale

 

Modi di dire natalizi: sono comuni e conosciuti da tutti nonostante il trascorrere degli anni. Ci sono, invece, pure quelli sul Capodanno molto spesso di buon auspicio o in grado di raccontare in poche parole, quello che solo la saggezza popolare antica sapeva esprimere. Ecco quelli più famosi:

  • Anno nevoso anno fruttuoso. (Calabria)
  • L’anno dalle tredici lune porta poco di buono. (Romagna)
  • L’anno di troppa pioggia è un anno di sofferenze. (Toscana)
  • Perché l’anno ti giovi, al primo dell’anno mangia dell’uva. (Romagna)
  • L’annata di troppa abbondanza, reca (poi) carestia. (Sardegna)
  •  Annata di vino, annata di scarso tino (Ammonimento ai bevitori smodati). (Sardegna)
  •  Anno di comete, anno di carestia. (Calabria)
  •  L’anno in cui abbondano i funghi abbondano le beccacce. (Calabria)
  •  Perché l’anno ti giovi, al primo dell’anno mangia dell’uva. (Romagna)
  •  Anno da neve, anno da signori (la neve ritarda il germogliare del grano, che crescerà più robusto). (Bologna)
  • Anno di pulci, anno di grano. (Urbino, Marche)

  • Anno di pere, anno di pene. (Fermo, Marche)
  • Annata di asfodelo, annata di grano. (Sardegna)

  • An

    no ricco d’avena, anno di bene. (Macerata, Marche)

  • L’anno in cui piove, fava con lardo. (Sardegna)

  • Annata di cavoli, annata di diavoli. (Abruzzo)
  • Acqua e vento, annata di uva. (Sardegna)

  • Annata di mosto, annata di disgusto (Ammonimento ai bevitori smodati). (Sardegna)

  • L’ uva di capodanno – non portò mai danno

  • A gennaio fai i ponti – a febbraio li racconti
  • Chi non ha da fare – non ha gusto di campare
  • La vita è come una commedia, non importa quanto è lunga, ma come è recitata. Che questo anno sia uno tra gli atti più belli della tua sceneggiatura.  (adattato da Seneca)
  • Un ottimista resta sveglio fino alla mezzanotte di Capodanno per vedere il nuovo anno entrare; il pessimista, per assicurarsi che il vecchio se ne vada. Che l’anno che viene sia per te un’occasione per guardare avanti, senza mai voltarti indietro” (adattato da Bill Vaughn)

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