Li conoscete tutti questi termini vero? Tombola, tombolone e tombolino fanno parte praticamente del gioco più famoso del Natale, insieme alle carte. Il tombolone è il tabellone con i numeri dall’1 al 99 che vengono tirati a sorte, mentre un gruppo variabile di giocatori controlla se e quando riesce ad inserire i numeri in sequenza sulla stessa linea delle cartelle. In questo modo, ecco che si possono agguantare l’ambo, il terno, la quaterna e la cinquina. Quando si completano tutti i numeri si raggiunge la tombola, ma non sempre il gioco finisce a questo punto.
Si fa strada in molte famiglie, soprattutto quando ci sono bambini che rimangono male se non vincono nulla, l’idea di inserire il tombolino. Si tratta di un premio, di solito legato a pochi centesimi che viene assegnato alla seconda cartella che raggiunge la tombola e, non di rado, questo accade allo stesso fortunato con un’altra cartella e allora si scatenano le lamentele e le risate. Del resto i giochi a Natale servono anche a quello: a divertirsi e a sorridere tutti insieme e, soprattutto a combattere la noia. Dopo essersi abbuffati e aver scartato i propri regali che si fa?
Non si tratta certo di un periodo in cui il freddo fa venir voglia di uscire e allora una sana giocata è l’idea giusta, a patto che non diventi azzardo e non si puntino cifre esagerate. Tra un pettegolezzo e l’altro e un giro in cucina per preparare una partita ci sta tutta, ma il collante è rappresentato sempre dai bimbi che insistono per ricominciare con le partire. Nella mia famiglia, infatti, dove di piccoli al momento ce ne sono pochi l’abitudine comincia a perdersi ed è un vero peccato. Certe tradizioni vanno mantenute vive e il valore della famiglia, in questo periodo, è ancora più chiaro e reale per questo da tenere caro.