Re Magi: le poesie preferite dai bambini

 

I Re Magi, sono sempre state delle figure misteriose che nel tempo hanno attirato e conquistato. E’ chiaro che persino i poeti si sono lasciati ispirare da questi uomini ricchi, dei veri regnanti, che per fede raggiunsero la grotta di Betlemme rischiando la vita. Tutto solo per salutare Gesù Bambino. Ecco le poesie che più piacciono ai bambini:

Il nome dei Re Magi

 

Quello che mi incuriosiva da bambina e, sono sicura di non essere la sola, era il loro nome. Per carità, mi è capitato di conoscere persone che si chiamavano in questo modo ma Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, hanno certamente una origine particolare anche se non tutte le fonti sono concordi. Parliamo, ovviamente, dei Re Magi.

Natale: la stella dei Magi

E’ una storia che sfocia nel mito ed ha valore spirituale, storico e scientifico. La Stella Cometa è importante quanto e più dei Re Magi, perché senza di essa non sarebbero mai arrivati alla grotta della Natività. Ha premiato in qualche modo il loro impegno a muoversi con i mezzi dell’epoca, alla ricerca di una zona che forse avrebbero trovato dopo troppo tempo. Allora non c’erano strumenti moderni in grado di far localizzare esattamente una meta e con i loro abiti riccamente decorati, hanno mostrato tanto fervore nell’incamminarsi per onorare il neonato divino. Portavano dei doni, l’oro, l’incenso e la mirra, con il rischio di essere derubati o di ammalarsi. Nulla li ha fermati e la fede li ha guidati verso Betlemme nel luogo giusto.

I Re Magi del Piccolo Coro dell’Antoniano

 

Una canzone perfetta per il giorno dell’Epifania e tra l’altro particolare. Si perché i Re Magi del Piccolo Coro dell’Antoniano è un brano italo-argentino che risale addirittura al 1979. Ricorda queste figure così enigmatiche e, secondo me, perfino poco celebrate. Tre uomini finemente vestiti che devono aver rinunciato alle loro comodità ed hanno affrontato incredibili pericoli: il tutto in nome della fede. E’ commuovente ed emozionante pensare che alla fine sono riusciti ad arrivare nella grotta di Betlemme per onorare il Bambino Gesù. L’aiuto divino c’è stato con la Stella Cometa che ha indicato la strada, ma da parte loro i sacrifici e la voglia di salutare il neonato hanno superato ogni difficoltà.

Il canto dei Re Magi: testo e accordi

 

Mi stavo chiedendo come mai i Re Magi, in proporzione, conquistino così poco l’attenzione, In realtà erano enigmatici con la loro ricchezza, ma anche con una spettacolare fede. Ecco che finalmente ho trovato un testo a loro dedicato con gli accordi:

La visita dei Magi e i Vangeli

Fu davvero un momento emozionante, quando finalmente i Re Magi giunsero alla grotta di Betlemme? Non avevano badato a nulla pur di onorare il neonato divino. Erano partiti con i loro eleganti abiti e senza la Stella Cometa non sarebbero mai arrivati. Portavano in dono oro, incenso e mirra e tanta fede che, infatti, ha premiato lo loro ricerca. I Vangeli ci raccontano, esattamente come è andata:

La filastrocca dei Re Magi

 

Reali misteriosi anche se la loro storia è ben spiegata, vestiti con abiti eleganti e pronti a portare i loro doni a Gesù Bambino. Armati soltanto di un amore immenso, senza conoscere la strada e guidati dalla stella cometa, pura sapendo a quanti e quali pericoli andavano incontro non si sono mai persi d’animo. Un vero simbolo e un modello di comportamento il loro in tutte le epoche e, alla fine, i loro sacrifici sono stati premiati. Sono riusciti, quindi, a regalare al neonato divino oro, incenso e mirra e a celebrare al meglio il lieto evento.

I Re Magi: cosa ne pensano i bambini

 

Oggi sui Re Magi i bambini sono molto più preparati e sin dall’infanzia imparano ad amare quei personaggi disposti a tutto pur di vedere il Bambino Gesù nella grotta e portargli un saluto e i loro doni più preziosi. In fondo, rappresentano una metafora della determinazione, della capacità propria dell’uomo di superare qualunque ostacolo, quando crede fermamente nell’obiettivo da raggiungere. Quando era piccola io, invece, la loro figura era fin troppo secondaria, salvo poi vederli spuntare in primo piano nelle riproduzioni della Natività. Nel presepe figuravano proprio accanto alla scena della grotta con Maria e Giuseppe, il bue e l’asinello e i loro ricchi abiti facevano di certo una sicura impressione di fronte agli stracci di tutti gli altri pastorelli.