La grande fiera del giocattolo: un racconto

natale

 

Amare il Natale significa anche saper leggere oltre le apparenze, entrare in quel mondo fuori dal tempo che passa da leggende e racconti e supera il consumismo imperante. Le storielle a tema fanno sempre il loro effetto dunque e allora ecco che vi raccontiamo quella della grande fiera del giocattolo:

 

Natale: una favola non a tema che fa riflettere i bambini

Questa favola è molto significativa e ha un fondo di verità molto forte che i bambini dovrebbero conoscere. Se è vero che nel periodo natalizio, siamo tutti più ricettivi, anche se non è proprio a tema, potreste utilizzarla quando li mettete a nanna e raccontate loro la storia della buonanotte o per distrarli prima di aprire i regali. In fondo la festa è quella che si prova nel cuore e ogni giorno potrebbe essere il 25 dicembre se siamo disposti a cambiare e a migliorarci. A me piace molto:

Racconto Natale, La vecchia Phoebe: prima parte

Ecco uno dei nostri racconti di Natale preferiti e Buon Natale a tutti :Holden Caulfield viene espulso dal « college » per il suo scarso rendimento scolastico. Il giovane ritorna a New York ma non ha il coraggio di presentarsi a casa, vaga per la città una notte e un giorno, e poi, preso dal desideri di rivedere la sorellina e di ritrovare un aggancio con lafamiglia (è anche a corto di quattrini), la sera entra di nascosto in casa e siferma a parlare con Phoebe (pron. febe), in camera sua.Le pagine che seguono sono la storia del colloquio fra i due fratelli. Phoebe, una bambina di dieci anni, ha l’aria di essere perfettamente in grado di controllare la situazione, Holden invece è a tratti confuso e anche commosso. Il linguaggio con cui i due fratelli comunicano, carico di allusioni e di iperboli «inciampando in dieci milioni di secchi dell’immondizia»), è comune a tutta una generazione di giovani americani e accentua, in questa situazione, l’intesa particolare di due ragazzi, opponendoli al mondo degli adulti.Â