Tre presepi particolari in Italia

Natività e Natale 2011

Oggi non sono troppe le famiglie che nel periodo natalizio preparano il presepe e se lo fanno, di certo quasi sempre lo realizzano in modo tradizionale e forse anche piuttosto velocemente. Tutta l’attenzione è rivolta al coloratissimo albero, tra l’altro dove si può spaziare molto con la fantasia.

Il presepe più grande del mondo è alle Cinque Terre

 

Un territorio turisticamente molto interessante ed ha conquistato anche un altro titolo. Vanta il presepe più grande del mondo. Parliamo di Manarola, alle Cinque Terre. Non è la prima volta che viene acceso rendendo ancora più coreografica la zona direttamente a picco sul mare di Liguria. Un segno quasi di rinascita, qui dove lo scorso anno la alluvione ha causato danni enormi. Pastori e figure sacre fanno da contorno ad una suggestiva illuminazione e il viaggio adesso in loco è ancora più affascinante.Insomma una idea per trascorrere qualche giorno fuori con tutta la famiglia, magari anche prima del Natale 2012.

Natale e la nonnina del presepe

 

Quella che sto per raccontarvi sembra una favola, invece è realtà e se non avete sentito parlare di lei, che ormai è vecchissima e non si dedica al presepe, è giusto che vi si racconti di quanto l’amore per il Natale a volte sia forte. La signora Maria, vive in Sicilia e fino a qualche anno fa, era balzata agli onori della cronaca locale per il suo modo particolare e meticoloso di dare vita alla scena della Natività. La sua casa di trova in un dedalo di strade della provincia di Trapani e la zona notte, dove si trova il letto, ha una curiosa forma ad arco. La più classica delle alcove, durante il periodo natalizio, fino ad una decina di anni fa, diventava una vera e propria meta di pellegrinaggio, perché tutti volevano scoprire il suo presepe. Che cosa aveva di speciale?

Poesie di Natale sul presepe

 

Maria, Giuseppe, il Bambinello, il Bue, l’asinello, i Re Magi e l’immancabile Stella Cometa. Basta già questo semplice quadretto a riprodurre la scena della Natività, ma ovviamente il Presepe è molto di più. Non solo perché si può arricchire in mille modi e si possono inserire anche altri pastorelli, ma per via della passione che interessa quelle poche persone che ancora si dedicano alla sua preparazione. Cominciano molte settimane prima e, in qualche caso, gli dedicano persino una stanza e le attenzioni non sono mai troppe per ricordare quanto avvenne in una grotta di Betlemme, quando nacque il Salvatore. Casette di sughero e grotte, acqua che riempie piccoli laghetti e che, qualche volta, scorre davvero. Qualcuno riproduce pure il ciclo del giorno e della notte e completa con una musica di sottofondo. Insomma, in questo senso, non ci sono limiti e la festa diventa ancora più intensa se si vive in questo modo e si punta molto pure sull’aspetto religioso. Fino a qualche anno fa era una tradizione molto più sentita, ma ancora oggi in tanti amano il presepe, tanto da scrivere delle belle poesie:

Il presepe non si usa più?

 

Ricordo ancora, quando ero piccola, con quanta passione mio padre e i miei parenti preparavano il presepe. Potevi anche non credere o amare di più altri simboli natalizi, ma a ben guardare il loro fervore difficilmente potevi resistere. Era quasi una sorta di gara e se qualcuno acquistava pastorelli più grandi o finemente abbigliati, gli altri costruivano casette e alberi con il sughero e mettevano su un impianto per creare addirittura il giorno e la notte. I più bravi, ancora, creavano dei laghetti e facevano scorrere realmente l’acqua. Oggi tutto ha tratti meno definiti: certo conosco molta gente che non rinuncia al presepe, ma quanti sono quelli che realmente continuano a prepararlo dando l’anima, già a cominciare da qualche mese prima. Credete davvero che si tratti solo di una quantità di tempo diminuita?

Natale: c’era una volta il presepe

 

C’era una volta il presepe, è proprio il caso di dirlo. Oggi rimane appannaggio di mostre, appassionati e famiglie profondamente religiose. Certo ci sono sempre le dovute eccezioni, però è sicuro che il vero protagonista di questa festa di fine anno, a parte la nascita di Gesù Bambino e l’arrivo di Santa Claus, è l’albero natalizio. Quello che preoccupa un pò tutti, insieme ai regali da fare ai propri cari, è soprattutto quale decorazione mettere, il colore delle palline e controllare se le luci si accendono ancora o se, essendo state sistemate male, si sono bruciate. Una volta i più piccoli conoscevano bene la realtà dei pastorelli e dei Re Magi in viaggio per portare doni al neonato divino.

Presepe San Gregorio Armeno: arrivano Belen e Stefano

 

Metti la coppia più famosa del momento, quella che riesce a distogliere l’attenzione degli italiani che dimenticano per loro persino Imu e tasse, tanto sono curiosi di scoprire dettagli pruriginosi sulla loro vera o presunta storia e trova un modo originale per metterli in primo piano. Ancora una volta ci hanno pensato gli abilissimi artigiani di San Gregorio Armeno che hanno riprodotto i due personaggi televisivi, facendoli diventare anche una attrazione turistica.

I protagonisti del Natale

Quasi come in una recita in teatro, ma dal tema molto più spirituale, sono tanti i protagonisti del Natale, molti dei quali in primo piano anche nel Presepe. Per la precisione ce ne sono alcuni più legati alla tradizione pagana, mentre altri riguardano prettamente quella cristiana. Il Natale ha motivo d’essere per via della nascita di Gesù Bambino che convenzionalmente è legato proprio alla fine dell’anno. In una società consumistica, dove molte tradizioni si vanno via via perdendo, però, il vero leader resta il re dei doni natalizi, colui che la notte del 24 dicembre su una slitta trainata da renne, attraversa tutti i continenti per far felici i più piccoli, Babbo Natale.