I tre viandanti: i Re Magi e il loro cammino verso la grotta di Betlemme

Tre uomini diventati nell’immaginario collettivo quasi mitici e non persone qualunque, ma di rango reale, che appresa la notizia della nascita di Gesù Bambino, non hanno voluto mancare all’evento. La distanza, però, non era relativa e a quell’epoca non esistevano di certo auto o aerei. I Re Magi, riccamente vestiti e con i loro doni preziosi, si incamminarono muovendosi con i loro cammelli e seguendo la stella che indicava loro il percorso giusto. Tutto solo per amore, per poter rendere omaggio al piccolo che avrebbe cambiato le sorti del mondo. Tanti artisti si sono soffermati su questi personaggi, lodandoli e narrandone le gesta e in giro su internet ci ha colpito la profondità di un componimento che si intitola “I tre viandanti”.

Una poesia per il Natale: le ciaramelle di Giovanni Pascoli

Le ciaramelle riguardano uno strumento musicale che noi vediamo ancora anche se raramente e chiamiamo zampogna. Il suono rievoca il Natale e in qualche manifestazione a tema si ricorda questo elemento che da solo fa già sentire aria di festa. Un elemento che deve avere emozionato pure in passato visto che gli autori antichi non hanno esitato a parlarne, in primo luogo Giovanni Pascoli con la sua omonima poesia natalizia:

Babbo Natale, ritorna ogni anno il 24 dicembre

 

Non manca mai all’appuntamento questo simpatico nonnetto dalla barba bianca e l’età avanzata e ogni anno fa il giro del mondo per portare ai più piccoli i doni natalizi. Amato e tanto atteso si presenta con renne, carro e tanti doni e in alcuni Paesi europei i più piccoli lasciano anche latte e biscotti per farlo riscaldare. Babbo Natale arriverà anche stavolta, abbiate fede e se vi siete comportati bene non avete nulla da temere. Coni suoi folletti avrà di certo preparato quello che vi serve e osserverà non visto il vostro sorriso quando aprirete il dono. Gianni Rodari che sempre ci fa sognare con le sue rime, anche stavolta ci ha stupito. Ecco quindi che pubblichiamo ancora un’altra sua poesia che ricorda magicamente i momenti di festa e vi farà sentire sempre più gioiosi dei giorni che trascorrerete non solo tra fornelli e parenti noiosi ma anche con un sorriso sincero sulle labbra. Il Natale è un dono e regala a chi lo sa cogliere un attimo di relax dopo tante fatiche durante tutto il resto dell’anno. In famiglia o in viaggio è ciò che sentite dentro che vi guiderà per vivere al meglio il nuovo anno che si avvicina.

Il pianeta degli alberi di Natale di Gianni Rodari

Gianni Rodari ha prodotto molte rime per il periodo natalizio che a noi piace sempre leggere e soprattutto trovare. La poesia che vi proponiamo oggi è tra le più famose ed è dedicata al simbolo del periodo che è l’albero di Natale. Un modo alternativo per far sognare i bambini senza annoiarli. Potrete recitarla insieme a loro durante la preparazione del pranzo del 25 dicembre o mentre addobbate il vostro abete.  Un modo in più per restare allegri, senza stress di regali e traffico e al calduccio della propria casa far cultura ma senza risultare pesanti. Ecco a voi questo bellissimo componimento.

Il calendario dell’Avvento spiegato ai bambini

Il calendario dell’Avvento: che cos’è? Negli ultimi anni è tornato di gran moda dopo qualche tempo in cui se ne vedevano pochi. Vanta una serie di finestrelle che riguardano tutto il periodo natalizio e ogni giorno ne viene aperta una. All’interno, a seconda del tipo e delle dimensioni, si trovano dei messaggi augurali, dei proverbi, delle poesie, dei dolcetti o dei piccoli regalini. E’ chiaro che i bambini sono in frenetica attesa e aspettano ogni giorno di poter finalmente trovare le sorprese promesse e in questo modo è più facile anche prepararli con uno spirito di rinnovamento e di gioia alle feste in arrivo.

Babbo Natale e i doni per i bambini: rime per la festa

 

Dal punto di vista religioso il 25 dicembre è la festa per la nascita di Gesù Bambino, ma uno grande protagonista è sicuramente Babbo Natale, così come l’altro simbolo pagano è l’albero natalizio. Non troppo sentito il presepe anche se non mancano mai mostre a tema organizzate da artigiani che sapientemente riescono a riprodurre ancora oggi la scena della Natività. Nelle case degli italiani di solito viene riproposto in piccolo proprio per mantenere viva la tradizione. Il simpatico vecchietto vestito di rosso però è amatissimo anche perchè sarà lui a portare i doni e a decidere  quale piccino si è comportato meglio e merita di essere accontentato completamente nei suoi desideri. Intanto ecco un paio di poesie a tema:

Natale e la guerra: un pensiero per chi è lontano da casa

Ci sono feste vissute con gioia  e con la voglia di dimenticare problemi e guai. Nessun evento dell’anno probabilmente è più atteso e carico di aspettative del Natale. Oggi noi ci dividiamo tra doni, la preparazione dell’albero natalizio, la scelta del menù per il 25 dicembre e la visita agli amici più cari per gli auguri. Oggi come un tempo, c’è però chi soffre e non soltanto per via di malattie fisiche: qualcuno vive dei terribili moti dell’animo, altri hanno perso dei parenti e altri ancora sono in guerra. Non è una frase fatta, ma davvero in questi giorni un pensiero va rivolto anche a loro, indifesi e tristi e bisognosi di appoggio. Il Natale del resto è anche aggregazione, condivisione e amore.

Natale in Francia: qualche rima per chi attende Babbo Natale

 

Ecco il Natale, come recita la poesia che vi andiamo a proporre oggi. Questa meravigliosa festa è sentita un pò ovunque e persino i Cugini d’Oltralpe, in Francia, non smettono di vivere in trapidante attesa l’arrivo di Babbo Natale. Se i più piccoli aspettano che arrivi con le sue renne e il sacco di doni, per i più grandi resta romanticamente bellissimo scambiarsi i regali la notte della Vigilia. Il giorno successivo, il 25 dicembre, sarà tempo di preparare per il pranzo ricco di pietanze che è organizzato in onore della nascita di Gesù Bambino e oggi forse pure per un incredibile consumismo che ha reso anche il più povero smanioso di spendere ogni risparmio per la data più importante dell’anno.