Maria, Giuseppe, il Bambinello, il Bue, l’asinello, i Re Magi e l’immancabile Stella Cometa. Basta già questo semplice quadretto a riprodurre la scena della Natività , ma ovviamente il Presepe è molto di più. Non solo perché si può arricchire in mille modi e si possono inserire anche altri pastorelli, ma per via della passione che interessa quelle poche persone che ancora si dedicano alla sua preparazione. Cominciano molte settimane prima e, in qualche caso, gli dedicano persino una stanza e le attenzioni non sono mai troppe per ricordare quanto avvenne in una grotta di Betlemme, quando nacque il Salvatore. Casette di sughero e grotte, acqua che riempie piccoli laghetti e che, qualche volta, scorre davvero. Qualcuno riproduce pure il ciclo del giorno e della notte e completa con una musica di sottofondo. Insomma, in questo senso, non ci sono limiti e la festa diventa ancora più intensa se si vive in questo modo e si punta molto pure sull’aspetto religioso. Fino a qualche anno fa era una tradizione molto più sentita, ma ancora oggi in tanti amano il presepe, tanto da scrivere delle belle poesie: