Poesie di Natale sul presepe

 

Maria, Giuseppe, il Bambinello, il Bue, l’asinello, i Re Magi e l’immancabile Stella Cometa. Basta già questo semplice quadretto a riprodurre la scena della Natività, ma ovviamente il Presepe è molto di più. Non solo perché si può arricchire in mille modi e si possono inserire anche altri pastorelli, ma per via della passione che interessa quelle poche persone che ancora si dedicano alla sua preparazione. Cominciano molte settimane prima e, in qualche caso, gli dedicano persino una stanza e le attenzioni non sono mai troppe per ricordare quanto avvenne in una grotta di Betlemme, quando nacque il Salvatore. Casette di sughero e grotte, acqua che riempie piccoli laghetti e che, qualche volta, scorre davvero. Qualcuno riproduce pure il ciclo del giorno e della notte e completa con una musica di sottofondo. Insomma, in questo senso, non ci sono limiti e la festa diventa ancora più intensa se si vive in questo modo e si punta molto pure sull’aspetto religioso. Fino a qualche anno fa era una tradizione molto più sentita, ma ancora oggi in tanti amano il presepe, tanto da scrivere delle belle poesie:

Luce, pace e amore: per il Natale è quello che ci vuole

 

Il Natale ci fa essere migliori, ma è solo un attimo di tempo e poi tutto torna come prima. Non è una utopia, invece, potrebbe essere semplice riempire il nostro mondo di amore, se l’impegno partisse da tutti. Decine di scrittori si sono occupati di spiegare questo sentimento nelle loro rime, soprattutto legate al periodo di Natale, ma quello che ci resta con certezza, al momento, è solo la speranza.

Il Natale dei bambini

 

Il Natale dei bambini è fatto di piccole cose, salvo poi richiedere dei regali piuttosto importanti la notte del 24 dicembre. In una società dove il consumismo la fa da padrone, nonostante la crisi economica, non si può pretendere altro. Si divertono a sistemare con la mamma la casa con addobbi e decorazioni, a scrivere la letterina a Babbo Natale e, qualche volta, a studiare poesie a tema, come quelle di seguito:

Nella notte Santa di Guido Gozzano

 

Qual è la notte Santa? Quel magico momento che i ripete ogni anno e che annuncia la nascita di Gesù Bambino? Proprio così e Guido Gozzano ha voluto fermare per sempre quelle emozioni in una serie di rime che fanno capo ad una bellissima poesia:

Poesie di Natale quelle che studiavamo noi: seconda parte

 

Chi non ricorda “Natale” di Giuseppe Ungaretti? Io personalmente l’adoro e la ripeto spesso anche quando non è proprio il 25 dicembre. Se questa per me è la poesia natalizia più famosa, ne ricordo altre che ho letto e studiato a scuola e tra gli autori più prolifici, in questo senso, come non ricordare Umberto Saba e Guido Gozzano?

E’ Natale e ritorno bambino

 

Un periodo particolare il Natale che bisogna saper vivere. Insomma, bisogna dimenticare tutte le noie quotidiane e lasciarsi andare, entrando nella magica atmosfera che ci prepara alla nascita di Gesù Bambino la notte del 24 dicembre.  La sensazione è quella di ritornare bambini, di sentirli ingenuamente conquistati da tutte quelle luci e dai colori che interessano le nostre città, in effetti, per un paio di mesi. Ormai, già a fine ottobre fanno capolino dalle vetrine dei negozi i primi alberi di Natale e decorazioni a tema e non si capisce se si tratta di un business o della voglia, generale, di entrare nel periodo più bello dell’anno prima possibile.