Dolci di Natale avanzati, ricicliamo il pandoro

 

Pandoro o panettone, ognuno ha i suoi gusti. Personalmente non impazzisco affatto per i canditi e quel sapore amarognolo tipico del secondo, per cui preferisco il primo. Lo trovo più delicato e mi piace molto lo zucchero a velo. In effetti, prima non lo gustavo proprio, tuttavia di recente ne ho riscoperto il piacere di mangiarne una fetta per le feste. Come ogni anno, però, vedo in tutte le case la brutta fine dei  dolci natalizi, soprattutto perché ognuno ne porta degli altri quando va a trovare qualcuno. Non soltanto in tempi di crisi ma, praticamente sempre, buttare tanta roba regolarmente pagata non è giusto, anche per rispetto di chi non può permettersi certi lussi. Ecco che, quindi, è importante riciclare il più possibile i dolci, a cominciare proprio dal mio amato pandoro. Le ricette in merito sono tantissime. Vediamone insieme una:

Dolci di Natale avanzati, ricicliamo il panettone

 

Quando si avvicinano le festività natalizie c’è inevitabilmente la corsa all’acquisto. Non parliamo solo di doni da mettere sotto l’albero, ma anche di cibo che pensiamo di offrire agli amici quando verranno a farci gli auguri o ai parenti che inviteremo per i giorni cruciali. Il rischio è sempre quello di riempire il carrello inutilmente e, quindi, di esagerare. In effetti, chiunque passerà da casa nostra ci porterà da mangiare oltre ai regali e così non si riuscirà a consumare tutto. Considerando che, soprattutto i dolci, possono scadere piuttosto velocemente, è indispensabile non buttarli, ma riuscire a riciclarli. Vediamo come comportarci con il panettone.

Ricette di Natale: le cozze scoppiate

Questa è una ricetta delle feste facile facile e assolutamente tipica, un pò ovunque. In effetti per Natale, in molte regioni di Italia si consuma il pesce, in particolare in quelle che sorgono vicino alla costa. Ecco che se il salmone resta un grande protagonista delle nostre tavole e preparato in mille modi, non è affatto diverso per le cozze che si gustano in tanti piatti, soprattutto primi. Questa volta, però, ve le proponiamo scoppiate, di sicuro effetto e perfette per la tavola di Natale. Vediamo insieme le varie fasi per ottenere una deliziosa pietanza:

Il Natale e la Pinza bolognese con la mostarda: come si prepara

Che cosa è la pinza bolognese con la mostarda? Si tratta di una torta tipica che si prepara nel periodo natalizio di solito, anche se nulla vieta che si possa gustare pure in altri momenti dell’anno e si prepara in questa città anche a livello industriale. Ecco perché non è raro vederla sempre tra gli scaffali dei punti vendita di prodotti alimentari. E’ nota fin dal  1600 e allora era prodotta con un composto più semplice a base di frutta secca. Oggi si preferisce, invece, una mostarda a base di pere  mele cotogne e altra frutta e non di rado si accompagna la degustazione con un buon bicchiere di vino.

Ricette natalizie: le melanzane alla pizzaiola

I piatti alla pizzaiola sono sempre buonissimi e graditi da tutti: grandi e piccini. Il Natale, in questo senso, può rappresentare una occasione per condire con pomodoro e formaggio magari le verdure e trovare, nel frattempo, una soluzione veloce e gradita da portare a tavola. Oggi proviamo a realizzare gli involtini di melanzane in questo modo ma è sempre il caso di provare un piatto qualche sera prima di proporlo agli ospiti, per non avere in nessun caso brutte sorprese, nonostante è difficile sbagliare con tale menù.

Natale, le lasagne che piacciono a tutti

Un piatto ormai tipico un pò in tutta Italia, soprattutto per la notte della Vigilia, cioè il 24 dicembre, è rappresentato dalle lasagne che si possono preparare con mille varianti e che con il formaggio o la besciamella, con il salmone o il tritato, fanno impazzire tutti. La ricetta più classica comunque è quella più presente sulle tavole degli italiani e i vostri invitati gradiranno molto poter gustare una pietanza non troppo complessa da realizzare, anche se richiede comunque un pò di tempo. Ecco gli ingredienti per otto persone:

Natale 2011 e gastronomia olandese: a tavola con gli stroopwafel

 

Natale: regali, decorazioni e, soprattutto abbuffate. Si perchè la notte del 24 dicembre e il giorno del 25 in cui si ricorda la nascita di Gesù Bambino, l’occasione è perfetta per dimenticare quanto pericolosamente possa alzarsi l’ago della bilancia e iniziare a gustare il meglio della gastronomia dello Stivale. Se però vi siete un pò stancati della cucina della tradizione, potete optare per qualche delizia diversa dal solito e magari senza stravolgere il menù, offrire agli ospiti un dolce olandese che incontra praticamente tutti i gusti. Se in tale tratto di mondo la cucina non è troppo famosa e le pietanze sono semplici e per nulla sofisticate, vi ricrederete  in merito alla bravura degli abitanti tra i fornelli, dopo aver assaggiato lo stroopwafel, un biscotto che letteralmente è un “wafer allo sciroppo” e ha una storia antica che risale al 1784. Tipico in posti come Amsterdam, Rotterdam e Utrecht, vanta molte varietà ma la migliore è sicuramente la ricetta classica che noi vi sveliamo.

Cena di Santo Stefano? Ottimo il polpettone con la ricotta

 

Richiederà circa un’oretta di preparazione un piatto di questo tipo e, in effetti, dopo esservi abbuffati nei giorni precedenti vi sembrerà forse di esagerare un pò con le calorie. In fondo, però è ancora festa e perciò non è proprio il momento di pensare all’ago della bilancia che sale pericolosamente. Certo, è vero rimanere tra i fornelli non è affatto divertente soprattutto se nella stanza principale i vostri cari si stanno divertendo a provare i loro nuovi regali o a giocare a tombola e a carte, ma se proprio volete far una bella figura una cena di questo tipo sarà di certo apprezzata. Andiamo a scoprire quali sono gli ingredienti necessari alla preparazione: