Natale e la nonnina del presepe

 

Quella che sto per raccontarvi sembra una favola, invece è realtà e se non avete sentito parlare di lei, che ormai è vecchissima e non si dedica al presepe, è giusto che vi si racconti di quanto l’amore per il Natale a volte sia forte. La signora Maria, vive in Sicilia e fino a qualche anno fa, era balzata agli onori della cronaca locale per il suo modo particolare e meticoloso di dare vita alla scena della Natività. La sua casa di trova in un dedalo di strade della provincia di Trapani e la zona notte, dove si trova il letto, ha una curiosa forma ad arco. La più classica delle alcove, durante il periodo natalizio, fino ad una decina di anni fa, diventava una vera e propria meta di pellegrinaggio, perché tutti volevano scoprire il suo presepe. Che cosa aveva di speciale?

Presepe San Gregorio Armeno: arrivano Belen e Stefano

 

Metti la coppia più famosa del momento, quella che riesce a distogliere l’attenzione degli italiani che dimenticano per loro persino Imu e tasse, tanto sono curiosi di scoprire dettagli pruriginosi sulla loro vera o presunta storia e trova un modo originale per metterli in primo piano. Ancora una volta ci hanno pensato gli abilissimi artigiani di San Gregorio Armeno che hanno riprodotto i due personaggi televisivi, facendoli diventare anche una attrazione turistica.

Presepe: tutte le curiosità

Che cosa significa la parola presepe (o presepio)? Quando è stato realizzato il primo? Come mai questa tradizione, seppur annebbiata dal pagano albero di Natale, va avanti nei secoli? Andiamo con ordine a scoprire i segreti meno conosciuti di tale usanza tanto amata quanto splendida. L’arte di ricreare attraverso “pastorelli” la scena della Natività,  deriva dalla parola “stalla” o mangiatoia, per via degli animali che in quel periodo erano allevati in tale luogo e permisero la vita a Gesù Bambino, con il loro fiato in grado di riscaldarlo. Il termine è latino di origine e letteralmente si può tradurre con davanti la siepe o l’ovile.

Il presepe in Sicilia

Il simbolo natalizio del presepe, in Sicilia, ha da sempre una identità molto forte, tanto che non è raro vederne esportate idee e modelli anche fuori dai confini nazionali. All’inizio veniva ricreato quasi esclusivamente all’interno delle chiese, ma presto cominciò a essere realizzato pure nelle case, in un angolo della stanza o all’entrata dell’abitazione per rendere la festa non soltanto più sentita, ma ancora più caratteristica soprattutto dal punto di vista religioso. Si tratta di un impianto scenografico piuttosto semplice al cui centro si trova la grotta con il bambinello e dove viene ripresa la vita dei pastori, dei Re Magi e, chiaramente, della nascita del Bambino Gesù.

Il Presepe: la storia

Come nasce il Presepe? Dove è stato costruito per la prima volta questo importante simbolo religioso del Natale? Come mai oggi viene ricreato soltanto in alcune case e, il più delle volte si preferisce l’albero di Natale? Scopriamo insieme la sua storia. Il primo vero esempio di ricostruzione della nascita di Gesù Bambino risale a molto tempo fa e, nonostante nel corso dei vari secoli non fossero pochi i fedeli che riprendessero l’evento corredandolo di pastorelli, fu a Roma, nella chiesa di Santa Maria Maggiore che i visitatori riuscirono ad ammirare la perfetta rievocazione della grotta di Betlemme, dell’arrivo dei Re Magi, della Madonna, di San Giuseppe e del Bambino Gesù.

Come costruire il Presepe di Natale

Simbolo cristiano per eccellenza che riproduce in scala e in versione a volte piuttosto romantica, la nascita di Gesù Bambino, il presepe di Natale oggi sta diventando sempre più raro nelle case degli italiani. Nessuno dimentica di mettere un albero con luci e decorazioni in vista nella stanza principale della casa o vicino alle finestre o, ancora, un Babbo Natale che si arrampica dal balcone, moda quest’ultima degli ultimi anni e apprezzata da moltissimi. Sistemare i vari pastorelli, la Madonna, San Giuseppe, il neonato Gesù, il bue e l’asinello che con il calore del loro alito lo tennero al caldo nella stalla, può essere un attimino più impegnativo. Esistono quelli già pronti, ma prepararlo artigianalmente è tutta un’altra storia.