Natale: c’era una volta la neve

 

Mi ricordo delle favole lette da bambina, dei racconti popolari e della saggezza degli anziani. Tutti collegavano il Natale non solo a Gesù Bambino e Santa Claus, ma anche alla neve. Peccato che dimenticavano di dirmi che certi “privilegi” sono concessi soltanto a chi vive in aree fredde e non certo a me che abitavo al Sud. Nel tempo mi sono spostata per lavoro, ma non tanto da trovare tutto imbiancato, almeno per il 25 dicembre.

Un Natale senza neve

 

Io ci sono abituata, ma un Natale senza neve e freddo, in fondo è sempre diverso. Ho trascorso la maggior parte dei 25 dicembre della mia vita in Sicilia o, comunque, al sud e solo un anno mi ricordo di aver visto fioccare. Tra l’altro, oggi ho l’impressione che le temperature si siano in qualche modo raffreddate ma prima le cose erano ben diverse e il clima era mite per quasi tutti i dodici mesi. A Natale certo non si andava al mare, ma con un classico cappotto si stava più che bene. Tuttavia, notare attraverso la tv che altrove stava nevicando, mi scatenava un senso di mancanza, come se gli abeti di montagna in inverno dovessero per forza essere carichi di un manto di bianco. Restavano, invece, verdi e diritti ad aspettare silenziosi la nascita di Gesù Bambino.

Il primo Natale con la neve

 

Non vengo certo dal Nord e la neve, per me, è sempre stata rara almeno quanto lo zucchero filato che la mamma non mi comprava per non creare problemi ai miei dentini. Certo a volte capitava ma, insomma, alle fiere non era l’abitudine costante. Torniamo a noi: vivendo al Sud, quel manto bianco lo vedevo veramente di rado, tante volte quanto le dita di una mano avrò notato dei fiocchi ma solo andando alle quote più alte. Una volta però, il 25 dicembre, è stato baciato da questo evento più unico che raro. Quell’anno si festeggiava da noi la nascita di Gesù Bambino e la mamma era indaffarata con i suoi lunghissimi menù.