Natale e la nonnina del presepe

 

Quella che sto per raccontarvi sembra una favola, invece è realtà e se non avete sentito parlare di lei, che ormai è vecchissima e non si dedica al presepe, è giusto che vi si racconti di quanto l’amore per il Natale a volte sia forte. La signora Maria, vive in Sicilia e fino a qualche anno fa, era balzata agli onori della cronaca locale per il suo modo particolare e meticoloso di dare vita alla scena della Natività. La sua casa di trova in un dedalo di strade della provincia di Trapani e la zona notte, dove si trova il letto, ha una curiosa forma ad arco. La più classica delle alcove, durante il periodo natalizio, fino ad una decina di anni fa, diventava una vera e propria meta di pellegrinaggio, perché tutti volevano scoprire il suo presepe. Che cosa aveva di speciale?

Preghiere e filastrocche per Gesù Bambino

 

Troppo spesso dimentichiamo chi è il vero protagonista del Natale e, soprattutto, perché festeggiamo. Qual è il vero significato della Natività? Si tratta solo di un fatto storico o, più semplicemente, ci invita a guardarci dentro e a vivere una vita carica di amore e continuo rinnovamento?

Il mistero del Natale

 

Guerra, pace, amore e odio: l’uomo è in grado di provare tante contrastanti emozioni, alcune delle quali persino pericolose. Arriva, poi, il Natale che quasi ovunque porta gioia e serenità e allora si sogna. Si spera in un mondo migliore, si desidera fortemente quel senso di fratellanza e pace che per tutto il resto dell’anno non c’è più. Basta accendere la tv, però, per scoprire che le violenze e le tragedie non sono scomparse come per magia ovunque, mentre si pensa giustamente che basterebbe poco per dare un senso duraturo al Natale. Che cos’è allora questa festa se non una utopia, una contraddizione, il bisogno di staccare la spina e fare reset di pensieri e noie e indossare un sorriso, per alcuni vero, per altri solo di circostanza.

A Natale si accende la speranza

 

E’ vero che il modo di pensare di una intera società ti può influenzare in qualche modo e anche se so bene che non tutti saranno d’accordo, credo che in questo senso l’atmosfera natalizia possa fare molto bene. In un periodo in cui quasi tutti si sentono più buoni e più carichi di voglia di fare, non è raro trovare maggiore energia. E’ vero che c’è pure la tendenza contraria: cioè qualcuno che, piuttosto che rallegrarsi, finisce per deprimersi del tutto, notando consumismo e sorrisi finti. In ogni caso il Natale è il momento in cui si accende la speranza, che qualcosa cambi, che ciò che desideriamo possa avverarsi e che possiamo trovare la forza di ribaltare un destino magari già previsto.

La basilica della Natività di Betlemme, potrebbe diventare Patrimonio Unesco

 

Potrebbe diventare presto Patrimonio Mondiale Unesco, a tutto merito, in quanto è un simbolo per la cristianità e visitato ogni giorno non solo dai fedeli ma anche da tanti turisti che sanno quanto sia un monumento carico, in ogni caso, di spiritualità. Ha un grande valore storico e dovrebbe, appunto, essere considerato un bene prezioso per tutti. Ecco perché potrebbe presto essere inserita nella prestigiosa lista, la basilica della Natività di Betlemme. Qui sarebbe nato Gesù Bambino e sarebbero giunti i pastori a portare un saluto e i Re Magi a donare oro, incenso e mirra dopo un lungo viaggio. Avrebbe visto la luce riscaldato dal fiato del bue e dell’asinello e tra Maria e Giuseppe, genitori amorevoli. Un racconto biblico che trova riscontro in questo posto fisico che per questo meriterebbe anche di essere restaurato, visto che si trova in uno stato di quasi abbandono in alcune sue parti ed è in serio pericolo.

Natale in Puglia: cosa comprare di tipico?

 

Un Natale in Puglia, è di certo stupendo e particolare e tra l’altro, vi garantiamo che vi farà ingrassare. Troppe sono le delizie a tavola ma, oltre alla gastronomia e la visita ai presepi, anche se fa freddo, potreste organizzare un giro di shopping tra negozi tipici, per scoprire le peculiarità della zona. Un esempio su tutti, in questo caso, è dato da Grottaglie, centro principale per la lavorazione della ceramica. La lavorazione è addirittura certificata dal marchio Doc. Ci sono quindi delle produzioni più rustiche e popolari, ma anche di grande pregio. In questo caso siamo di fronte ai cosiddetti “bianchi” realizzati con smalto bianco stannifero e decorati in modo molto semplice.

I Re Magi: cosa ne pensano i bambini

 

Oggi sui Re Magi i bambini sono molto più preparati e sin dall’infanzia imparano ad amare quei personaggi disposti a tutto pur di vedere il Bambino Gesù nella grotta e portargli un saluto e i loro doni più preziosi. In fondo, rappresentano una metafora della determinazione, della capacità propria dell’uomo di superare qualunque ostacolo, quando crede fermamente nell’obiettivo da raggiungere. Quando era piccola io, invece, la loro figura era fin troppo secondaria, salvo poi vederli spuntare in primo piano nelle riproduzioni della Natività. Nel presepe figuravano proprio accanto alla scena della grotta con Maria e Giuseppe, il bue e l’asinello e i loro ricchi abiti facevano di certo una sicura impressione di fronte agli stracci di tutti gli altri pastorelli.