Tra i tanti racconti a tema, è bello questo di Carlo Collodi che si intitola proprio la festa di Natale. Ecco la prima parte:
Tra i tanti racconti a tema, è bello questo di Carlo Collodi che si intitola proprio la festa di Natale. Ecco la prima parte:
Non so se vi è mai capitato di passeggiare la mattina di Natale, prima di riprendere ad abbuffarsi nel giorno in cui si ricorda la nascita di Gesù Bambino. Le uniche persone che vedrete in giro sono quelle che si stanno recando in chiesa. La pace e il silenzio che regnano sono talmente irreali da riuscire a ricreare una atmosfera davvero unica. In nessun altro momento dell’anno riesco a sentirmi così e certo non mi capita ogni volta di trovarmi fuori in quella precisa mattinata. Neppure il 15 agosto la città appare svuotata e coloro che sono in giro sembrano quasi dei fantasmi.
Quale fra queste due canzoni di Natale vi piace di più? Wonderful dream o Maybe this Christmas? Non sono certo classiche come Jingle Bells o White Christmas, ma questa festa si sa rinnovare ogni anno, anche nei canti. In attesa che arrivi di nuovo la fine dell’anno e la nascita di Gesù Bambino, intanto noi ci stiamo preparando al meglio all’evento:
Ci sono molte favole di Natale legate ai Re Magi ma questa è una delle più intense e noi la vogliamo rileggere insieme a voi, per prepararci al meglio alla festa:
Abbiamo parlato spesso di uno degli album più belli e famosi di Celine Dion che è These are special Time. Questa volta, quindi, vi riportiamo il testo e la traduzione di The magic of Christmas day (God bless us everyone).
Lei non c’è più e il prossimo sarà il primo Natale senza la sua stupenda voce. Vogliamo ricordare Whitney Houston con un testo di una delle sue interpretazioni più intense:
In effetti non è poi così scontato, perché nel mio caso, molto spesso nel corso della mia vita entrambe le feste le ho trascorse in famiglia. Per partire c’è tempo e anche per il divertimento fuori dalle quattro mura domestiche, ma esigenze e mentalità diverse rendono la mia affermazione certamente opinabile. Di sicuro non ho dubbi sul giorno che amo maggiormente che è proprio il 24 dicembre e, di conseguenza il 25. In quell’occasione e l’ho più volte ripetuto, le emozioni che mi invadono sono molteplici e meravigliose. E’ come tutti gli eventi di una certa importanza la nascita di Gesù Bambino e prevede un periodo precedente fatto di corse frenetiche, di incontri, di scelta di regali fra confusione e casse con file lunghissime. Senza contare il menù da preparare, l’albero di Natale ancora da fare e le decorazioni da sistemare in casa. Eppure tutta questa frenesia è adorabile e sono di certo in molti a pensarla come me, così come ci sono molte persone che sono tristi nel vedere quanto consumismo e materialismo ci può essere dietro a tutte queste azioni. In fondo dovremmo solo festeggiare un evento religioso, ma oggi il Natale è davvero molto di più.
Vi è mai capitato di sentirvi emozionati a Capodanno, in particolare poco prima che scattasse la mezzanotte? A me succede ogni anno. Sicuramente è una sensazione stupida, ma ho sempre l’impressione, forse troppo ottimistica, che l’anno successivo mi porterà nuove gioie e tanti momenti da spendere al meglio e non mi sento mai davvero pronta e provare a dedicarmi alle mie successive attività . Altri dodici mesi, l’immagine di un calendario in bianco tutto da scrivere: che cosa succederà ? Allontanate del tutto le nuvole nere delle cose cattive, mi godo la visualizzazione di splendidi viaggi, di interessanti proposte al lavoro, di giorni d’amore felici. Almeno queste è la mia speranza.