Il Natale è una festa o una sensazione?

 

Me lo chiedo spesso e la mia risposta è la seconda, anche se non si può certo negare che il Natale, in fondo, sia anche una data in calendario. Che festeggiare la nascita di Gesù Bambino, ormai, sia più che altro un moto dell’animo è chiaro anche dal fatto che crescono coloro che non sopportando l’atmosfera consumistica del 25 dicembre, mostrano un muso lungo e una noia che non finisce più. Inutile dire che io che amo questo periodo dell’anno e lo aspetto da sempre con la stessa trepidante attesa, non provo nulla di negativo e anzi comincio a sentire dentro una gioia e una voglia di fare che mi rendono più grintosa.

Il Capodanno: una festa natalizia da ricordare

 

Ho un ricordo di un Capodanno in particolare, non che i precedenti e successivi siano stati meno intensi, ma quello a cavallo tra il 1999 e il 2000 è stato davvero sensazionale. Sono sicura che anche voi avete provato emozioni simili alle mie, per questo ho deciso di raccontarvi la mia esperienza che ancora oggi non riesco a scordare. In quel periodo non mancavo mai ai veglioni di fine anno, perché mi dilettavo a cantare. Negli anni precedenti era stato tutto un divertimento, ma questa volta c’era una certa tensione, palpabile nell’aria. Non mancava, infatti, la solita profezia, come quella di quest’anno che porterebbe la firma dei Maya.

La Befana di Giovanni Pascoli

 

Tra i tanti autori che hanno pensato a lei, la Befana, vestita di stracci ma pronta a portare i doni ai bambini, anche Giovanni Pascoli con una splendida poesia: