Vi è piaciuto fino a questo punto il racconto inedito di Dino Ticli dal titolo “La strada giusta?”. Ecco che proseguiamo la nostra storia insieme per scoprire come va a finire:
Vi è piaciuto fino a questo punto il racconto inedito di Dino Ticli dal titolo “La strada giusta?”. Ecco che proseguiamo la nostra storia insieme per scoprire come va a finire:
Abbiamo iniziato a raccontarvi la storia inedita di Dino Ticli dal titolo La strada giusta. Vediamo adesso come va a finire il racconto natalizio:
E’ un racconto inedito di Dino Ticli molto lungo che si legge prima del Natale per prepararsi meglio all’atmosfera festiva. Magari potete anche accompagnare la storia con qualche preghiera che sia anche di buon auspicio per l’anno in arrivo. ecco la prima parte de La strada giusta:
Natale è una festa religiosa e allora cosa c’è di meglio che rileggere o dedicare una poesia che sia stata scritta per la Madonna o per il Bambinello? Ne abbiamo raccolto alcune fra le più famose e ve le riportiamo:
Canti tradizionali tedeschi, alcuni noti altri meno famosi, pensati per i bambini ma in grado di riempire il cuore di gioia anche dei più grandi. Ecco, quindi, i testi di queste rime in musica per il periodo più bello dell’anno. Del resto, quando si avvicina il 25 dicembre l’atmosfera magica rende tutti più propensi a canticchiare canzoni a tema in qualunque momento della giornata :
Ho trascorso l’ultimo Natale in Sicilia e la notte del 24 dicembre ero a Bagheria. Il paese tanto caro a Giuseppe Tornatore, dove è nato e al quale ha dedicato anche un suo noto film, sembra quasi un piccolo presepe di luci e cittadini trapidanti la sera della Vigilia e c’è una peculiarità . In molti si recano ai forni locali per scegliere la propria teglia di sfincione la specialità locale, quando non è stato possibile prepararlo direttamente in casa. Questo piatto tipico della tradizione della Trinacria, lo conoscete tutti: è quasi una pizza alta preparata oltre che con pomodoro anche con acciughe, cipolle, formaggio primo sale e in questa cittadina a 7 chilometri da Palermo, pure con la ricotta. Una bomba calorica direte voi: una meraviglia del palato rispondo io e per le feste guai a pensare all’ago della bilancia che tende ad alzarsi. E’ tempo di rilassarsi e non angosciarsi per nulla,  ma mangiare e ad aprire i regali sotto l’albero.
Se la Befana trovasse una uguale a lei cosa succederebbe? Sarebbe presa dalla stizza e dall’invidia o le due collaborerebbero? Lo scopriamo con questa storia:
Me lo chiedo spesso: quanti bambini credono ancora a Babbo Natale? Secondo me non molti. Ai miei tempi, invece, lontani da tecnologie e malizie odierne regalate da tv e attrazioni varie, ancora il mito resisteva. Tuttavia non ricordo se e per quanto tempo io abbia ritenuto che Santa Claus esistesse davvero. Quello che penso è che, in fondo, per me l’importante era ricevere il regalo. Certo una questione piuttosto materialistica, ma era realmente così. Oggi, invece, temo che semmai ci fosse Papà Natale, avrebbe grandi difficoltà alla sua età a cercare di capire quale sia l’ultimo modello di videogioco, di iPod o computer da portare anche a ragazzini in tenera età . Se poi il cellulare non è uno smartphone, il dono è poco gradito.