A Natale in dolce attesa

 

Ho sempre amato il Natale, considerandolo non solo una festa ma anche un periodo in cui, oltre a “sentirsi più buoni”, si vive in una atmosfera ovattata e quasi magica. So bene che non per tutti è così e probabilmente io sono solo una sognatrice, ma durante l’inverno i giorni di fine anno riescono a mettermi addosso una allegria incredibile. Ecco perché penso che scoprire di attendere un figlio durante questi giorni sia davvero incredibile. Mi è capitato spesso di sentire una notizia del genere da parte delle mie amiche e sono stata ancora più felice per loro.

Natale: la stella dei Magi

E’ una storia che sfocia nel mito ed ha valore spirituale, storico e scientifico. La Stella Cometa è importante quanto e più dei Re Magi, perché senza di essa non sarebbero mai arrivati alla grotta della Natività. Ha premiato in qualche modo il loro impegno a muoversi con i mezzi dell’epoca, alla ricerca di una zona che forse avrebbero trovato dopo troppo tempo. Allora non c’erano strumenti moderni in grado di far localizzare esattamente una meta e con i loro abiti riccamente decorati, hanno mostrato tanto fervore nell’incamminarsi per onorare il neonato divino. Portavano dei doni, l’oro, l’incenso e la mirra, con il rischio di essere derubati o di ammalarsi. Nulla li ha fermati e la fede li ha guidati verso Betlemme nel luogo giusto.

I Re Magi del Piccolo Coro dell’Antoniano

 

Una canzone perfetta per il giorno dell’Epifania e tra l’altro particolare. Si perché i Re Magi del Piccolo Coro dell’Antoniano è un brano italo-argentino che risale addirittura al 1979. Ricorda queste figure così enigmatiche e, secondo me, perfino poco celebrate. Tre uomini finemente vestiti che devono aver rinunciato alle loro comodità ed hanno affrontato incredibili pericoli: il tutto in nome della fede. E’ commuovente ed emozionante pensare che alla fine sono riusciti ad arrivare nella grotta di Betlemme per onorare il Bambino Gesù. L’aiuto divino c’è stato con la Stella Cometa che ha indicato la strada, ma da parte loro i sacrifici e la voglia di salutare il neonato hanno superato ogni difficoltà.

Babbo Natale: quando dire la verità ai bambini

Mi chiedo davvero come sono riuscita a scoprire la verità. Chi mi ha detto che Babbo Natale non esisteva? Sono riuscita a rendermene conto da sola? Quel che è certo è che non ne sono rimasta per nulla traumatizzata. Il dato curioso è che mi ricordo davvero tutto della mia infanzia, tranne questo dettaglio che ho superato tranquillamente. In fondo mi importava solo di ricevere i regali che chiedevo: che importava chi li portava e in che modo? Oggi però ci sono ancora tanti piccoli che giustamente attendono Santa Claus la notte del 24 dicembre. Sanno che arriverà accompagnato dalle renne, che non risparmierà sacrifici a questi animali e a se stesso, ma alla fine come sempre completerà il suo giro e porterà ai bambini di tutto il mondo i doni.

Natale: dalle filastrocche ai regali

 

A scuola l’aria del Natale si comincia a sentire qualche settimana prima e per i piccoli è piuttosto impegnativo. Dovranno studiare le poesie e la loro parte per la consueta recita e magari impareranno la filastrocca a tema da recitare sotto l’albero. Il tutto potrebbe anche fruttare qualche dono più grande, quindi tanto vale non fare i capricci. Quale rime leggeranno? Forse quelle che vi riportiamo di seguito? In effetti ce ne sono così tante che è impossibile prevederlo, ma intanto ripassarle fa bene a tutti:

I regali di Natale, poesie e ricordi

Che Natale sarebbe senza di doni sotto l’albero? Il 24 dicembre e i giorni che seguono, sono ormai così carichi di tradizioni che non potremmo di certo farne a meno. Ce li aspettiamo, da chi ci vuole bene e anche dai semplici conoscenti e a volte non sappiamo nemmeno perché ce li stiamo scambiando, ma va bene così. E’ una visione forse fin troppo romantica e consumistica del periodo, ma nel tempo ci siamo abituati a scartare i nostri pacchetti e da questo punto di vista sembriamo non crescere mai. Non dite che non vi importa di poterli scoprire togliendo la carta della confezione: tutti aspettano con ansia di finire il cenone per divertirsi e sorridere accanto ai simboli della festa. Non si spenderà tanto, soprattutto adesso che c’è la crisi, ma quei rituali non possono sparire e fanno parte della nostra vita più di quanto pensiamo. Ecco perché nel tempo, i doni natalizi sono stati pure fonte di ispirazione per poesie e componimenti d’autore. Rime baciate o semplici letture che riportano direttamente alla nostra mente, quella sottile emozione che ci coglie impreparati ogni anno.