My Christmas list dei Simple plan

Natale

 

Non importa se parliamo di testi moderni. Ci sono delle canzoni che, già da sole, evocano la festa. A modo loro, con un linguaggio diverso da quello classico, magari adatto alle nuove generazioni, ma con il medesimo risultato. Del resto la festa per eccellenza è una esperienza che ognuno vive nel proprio intimo e che esprime nel modo più differente al resto del mondo. Da secoli,  Bella per esempio è My Christmas list dei Simple plan, di cui noi vi riportiamo il testo.

Poesie di Natale napoletane

Storiche o più moderne, semplici o più complesse: le poesie di Natale in napoletano hanno una loro musicalità che arriva ancora di più nel profondo del cuore. Ecco le nostre preferite:

Natale e la canzoni durante la Messa

gesu-bambino

 

Il periodo natalizio per i credenti rappresenta anche un momento per pregare e recarsi in chiesa. Molti sono i canti rappresentativi della festa e tra questi ci sono Già l’Universo e Verbo del Dio Vivente:

Il Natale cristiano, una tradizione dimenticata

Il ciclo annuale, se ci pensiamo bene, passa proprio dal Natale. E’ un periodo preparatorio che indica la strada per un rinnovamento spirituale e per una rinascita. Si comincia con la  “novena di Natale” che in Sicilia viene allietata dai ciaramiddari (suonatori di cennamella) e che un pò ovunque coinvolge i fedeli. In realtà, anche se ormai se ne è persa la tradizione, anche la cena della Vigilia dovrebbe rappresentare un momento di purificazione. Dovrebbe essere tutto “magro” e indicare un momento di fratellanza e amicizia. Tale usanza si ritrova soprattutto a Roma dove si vende al portico di Ottavia il Capitone.

Il Natale e la Santa Messa: una canzone per la mamma di Gesù

sacra_famiglia

Protagonista del Natale è Gesù, ma in fondo anche la Sacra Famiglia, in particolare la Madonna che tanti sacrifici ha fatto per metterlo al mondo. In questo periodo di festa, in cui l’aspetto religioso troppo spesso viene accantonato, non ci si deve dimenticare della benedizione della madre di tutti noi. Ha concepito e partorito il Salvatore in una grotta, al freddo, perché non è riuscita a trovare un posto in una più confortevole locanda, ma la luce di Dio ha vegliato su di lei e il piccolo è riuscito a sopravvivere. Sin da subito da tutto il mondo, sono arrivati per ricevere la sua benedizione in una mangiatoia, dove il bue e l’asinello con il loro fiato riscaldavano il piccolo. Lo stesso che avrebbe più tardi dato la sua vita per salvare il mondo: