Natale in Sud America

Vi siete mai chiesti come festeggiano il Natale, nei Paesi lontani dall’Italia, dove le tradizioni e i costumi, sono totalmente differenti dai nostri? Vediamo, ad esempio, come ci si prepara alla nascita di Gesù Bambino, in Sud America e magari chissà, il prossimo anno potrete decidere di partire alla volta di tale continente per trascorrere delle vacanze natalizie particolari e diverse dalle solite.

Merry christmas: canzoni speciali

Have yourself a merry little Christmas

Have yourself a merry little Christmas,
Let your heart be light
From now on,
Our troubles will be out of sight
Have yourself a merry little Christmas,
Make the Yule-tide gay,
From now on,
Our troubles will be miles away.

La Festa di Natale di Carlo Collodi

La favola di Natale di oggi è tratta da un racconto di Carlo Collodi e noi ve la riportiamo, in forma abbraviata in modo che possiate raccontarla ai vostri piccoli prima di andare a dormire la notte della Vigilia:

“La storia che vi racconto oggi, non è una di quelle novelle, come se ne raccontano tante, ma è una storia vera, vera, vera. Dovete dunque sapere che la Contessa Maria (era rimasta vedova con tre figli: due maschi e una bambina.Il maggiore, di nome Luigino, poteva avere fra gli otto e i nove anni: Alberto, il secondo, ne finiva sette, e l’Ada, la minore di tutti, era entrata appena ne’ sei anni.

Il Natale in Egitto e in Grecia

Come vivono la tradizione del Natale, Paesi diversi dal nostro per credenze e tradizioni, come ad esempio la Grecia e l’Egitto? Nel primo luogo, è interessante innanzitutto scoprire come viene festeggiata la Vigilia, cioè il 24 dicembre. In questo giorno, infatti, ci si diverte tra canti e musiche di tamburelli e triangoli in un mix tanto suggestivo quanto coinvolgente.  Come in Italia non mancano i doni da scambiare e lo stesso vale per il 25 dicembre e il primo gennaio. In più, piccoli regali vengono portati pure alle persona più povere per permettere loro di trascorrere un momento maggiormente felice. Famiglie e amici si riuniscono e mangiano fichi secchi, dolci, noci e il Chrisopsomo, un tipico pane speziato greco.Nelle varie case, poi, non di rado, passano i sacerdoti, usanza che invece da noi si è quasi del tutto perduta e benedicono le varie dimore dei fedeli.

Il presepe in Sicilia

Il simbolo natalizio del presepe, in Sicilia, ha da sempre una identità molto forte, tanto che non è raro vederne esportate idee e modelli anche fuori dai confini nazionali. All’inizio veniva ricreato quasi esclusivamente all’interno delle chiese, ma presto cominciò a essere realizzato pure nelle case, in un angolo della stanza o all’entrata dell’abitazione per rendere la festa non soltanto più sentita, ma ancora più caratteristica soprattutto dal punto di vista religioso. Si tratta di un impianto scenografico piuttosto semplice al cui centro si trova la grotta con il bambinello e dove viene ripresa la vita dei pastori, dei Re Magi e, chiaramente, della nascita del Bambino Gesù.

Canzoni popolari di Natale tra Calabria e Sardegna

Per una festa tanto speciale come il Natale, ovviamente, sono tantissimi i canti popolari che vengono ancora tramandati di generazione in generazione in tutta Italia. Noi, ne abbiamo selezionati due, uno della Calabria e uno della Sardegna, che meglio esprimono il gioioso spirito del momento:

Ninna Nanna di Natale in Sicilia

Non solo chi è originario della Sicilia o è un appassionato del regista e autore teatrale e televisivo della Trinacria Andrea Camilleri, riesce a comprendere ed amare il dialetto locale. Una vera e propria lingua a parte che esprime sentimenti, gioie e dolori e che in occasione del Natale non dimentica di pensare a rime a tema. Ecco, quindi, qualche canto tradizionale siciliano da ascoltare dai più anziani o da provare a leggere e intonare durante i giorni di festa. Il primo testo, letteralmente tradotto con Ninna nanna del pecoraro, è un canto di adorazione del Bambin Gesù, in cui si parla del pellegrinare dei pastori e dei contadini nella grotta di Betlemme per portare in dono alla Sacra Famiglia ciò che la terra ha fornito. Il secondo è un canto notturno che potete pure sussurrare ai vostri bambini per farli addormentare: