Finito il Natale, la bilancia sale

 

Il problema è sempre lo stesso: lo dicono tutti che a Natale non si deve pensare alla propria linea e ci si deve rilassare. Il problema è che poi, finite le feste ci si ritrova con l’ago della bilancia che sale oltre ogni misura. In definitiva, il consiglio si prende troppo sul serio.Questo perché se il primo giorno, quello dell’antivigilia cerchiamo di mantenerci e far capire a noi stessi che il nostro stomaco ha una capienza limitata, di fronte alle cose buone poi il discorso cambia. Sembra quasi che ci sia spazio per tutto e in poco tempo, quei due o tre chili di troppo distruggono magari le fatiche di mesi.

Natale: prepararsi alla festa con una dieta

Ci sono due periodi all’anno in cui, più di altri, ci si rende conto che restare in forma e prepararsi alle settimane successive con un fisico asciutto è quello che si deve tentare di fare. Se in primo luogo c’è l’estate con la classica “prova costume” e il terrore di sembrare una balena soprattutto per le donne, non è diverso per il Natale quando si sa già che si prenderanno almeno un paio di chili. Inutile pensare di mortificarsi non mangiando nulla, chiudendosi in casa da soli o facendo rimanere male chi ci ha invitato perchè rinunciamo pure alle micro-porzioni, meglio arrivare alla notte della Vigilia con l’ago della bilancia che non va troppo in alto, in modo da mantenere un minimo equilibrio fisico.

La dieta a Natale

In effetti, non è esatto e neppure giusto, parlare di dieta a Natale visto che si tratta di giorni di festa e non è bene assolutamente mortificarsi a tavola per colpa dei chili in più che immancabilmente si prendono.E’ più saggio, invece, iniziare a limitarsi a tavola nel periodo immediatamente precedente, oltre che in quello successivo, magari con degli alimenti disintossicanti consigliati da un nutrizionista, per arrivare in forma davanti alle pietanze e sentirsi meno carichi di cibo, prima del tempo. Le leccornie e le prelibatezze che vengono offerte e preparate durante i giorni di Natale sono irresistibili e sarebbe triste e inutile, oltre che scortese, continuare a guardare gli altri che si abbuffano con il piatto vuoto.