Auguri natalizi, cosa portare?

 

Su questo argomento sono piuttosto classica. Se andate a trovare una vostra amica per le feste di fine anno o una coppia, una bella stella di Natale è sempre gradita. Certo, ci sono anche le più classiche delle alternative come un pacco elegante di cioccolatini o un dolce fatto in casa, ma questa pianta ha sempre il suo effetto anche se, ovviamente, potrebbe già essere presente in casa. Ultimamente trovate poi gradazioni cromatiche leggermente differenti rispetto al rosso o al bianco e i fiorai si divertono  a “vestirle” a tema. In questo modo, magari ci troverete un simpatico Babbo Natale attaccato alla terra con un bastoncino o dei brillantini, belli a guardarsi, ma meno piacevoli quando si attaccano alle mani o riempiono il pavimento.

Il 27 dicembre, quando la vita torna alla normalità

Un giorno strano il 27 dicembre, davvero. Si perché ci troviamo nel bel mezzo del periodo di festa, ma in fondo è un giorno come tutti gli altri. In pratica è quel momento in cui ci rendiamo conto di aver esagerato tra il 24 e il 26 e pensiamo di mangiare in modo più leggero. A pranzo e cena, quindi, è l’ora delle verdure e dei prodotti disintossicanti, ma non per tutti ovviamente. C’è chi, invece, rimanda la dieta a dopo le feste e poco si preoccupa dell’ago della bilancia, anzi non controlla proprio per sicurezza.

L’albero di Natale, un accessorio di moda?

 

In un’epoca in cui o sei in o sei out, anche gli oggetti diventano protagonisti di mode passeggere e catalizzano l’attenzione del pubblico soltanto per un periodo di tempo limitato. Tutto, ovviamente, tranne l’albero di Natale ad esempio che non perde smalto e, anzi rispetto ad un tempo, quando doveva vedersela con il primato del presepe, ora finisce in prima linea in tutte le case. Tuttavia, pure questo elemento fondamentale della festa cambia e diventa più moderno. Un tempo c’erano le palline colorate e poi, piano piano, le famiglie inserivano altre decorazioni che avevano ricevuto e conservato nel corso del tempo. Oggi, invece, ogni anno le possibilità sono così tante che la tentazione di cambiarlo c’è e si finisce per raccogliere addobbi in quantità industriale. Magari, poi, finiranno nel cestino ancora nuovi, solo perché serve nuovo spazio. In particolare, cambiano le gradazioni cromatiche delle palline che negli ultimi tempi sono del tutto fashion e dal classico rosso, passano al fucsia e al viola, ma solo per fare un esempio. Ci sono poi anche gli alberelli che si muovono o quelli parlanti.

Natale: simboli e tradizioni nel mese di dicembre

 

Quella festa che tutti amiamo e che corrisponde alla nascita di Gesù Bambino, cioè il Natale, è legata un pò anche ai giorni che segnano l’inizio del ciclo annuale preparatorio del periodo più freddo. Questo a livello temporale ma anche in senso spirituale, tanto che i fedeli possono prendere parte alla classica “novena di Natale”. Particolarmente sentita in Sicilia viene arricchita dalla presenza dei ciaramiddari, i suonatori di cennamella. Il cenone della Vigilia di Natale, ad esempio, che a noi appare come un momento in cui abbuffarsi fino a scoppiare, in realtà ha carattere purificatorio. In molte regioni infatti, nonostante le pietanze siano tante, hanno un comun denominatore che è il portare in tavola cibi “magri”. Un esempio su tutti è il capitone che a Roma si vende per tradizione al portico di Ottavia. Un altro motivo di tanta aggregazione è l’amicizia e la fratellanza.