Vecchi modi di dire sul Capodanno

natale

 

Modi di dire natalizi: sono comuni e conosciuti da tutti nonostante il trascorrere degli anni. Ci sono, invece, pure quelli sul Capodanno molto spesso di buon auspicio o in grado di raccontare in poche parole, quello che solo la saggezza popolare antica sapeva esprimere. Ecco quelli più famosi:

Capodanno 2013 in Polinesia Francese: un sogno che si realizza

 

Il tipico paesaggio tropicale direte voi, un angolo di paradiso ancora non troppo rovinato dal turismo confermo io. Conosco bene la Polinesia Francese e, fino ad oggi, le poche persone che non hanno apprezzato un viaggio del genere, sono principalmente quelle che amano tirar tardi la sera e detestano la tranquillità eccessiva di un luogo come questo. Il mare è cristallino, le palme sono verdissime e le spiagge chilometriche. Potreste restare tutta la vita a praticare il dolce far niente o avere la fortuna di trascorrere il Capodanno. L’importante è potersi concedere un viaggio del genere, almeno una volta nella vita.

Capodanno, il pericolo dei botti

 

Ogni anno è sempre la stessa storia: i botti sono troppo pericolosi e, nonostante i divieti, non si riesce a fermare un fenomeno così dilagante. Quel che è peggio è che i genitori sembrano sottovalutare il rischio e non di rado non si accorgono che i figli hanno tra le mani delle vere e proprie armi e, alla fine, non si registra 31 dicembre senza tante vittime. La perdita delle dita accade tutte le volte e, purtroppo, in tanti muoiono anche. Per non parlare dei temibili proiettili vaganti che dopo mezzanotte non sono affatto rari e in una follia collettiva ci si chiede, perché nessuno abbia la forza di dire basta prima che sia troppo tardi.

Capodanno: un racconto piccolo piccolo

Ancora una volta è Dino Buzzati a raccontarci del Natale, anzi per meglio dire del Capodanno. Certo per noi udire la sua voce, il suo piccolo gemito di anno neonato è impossibile per via dei botti tipici e dei fuochi d’artificio, eppure si fa ascoltare da chi può udirlo. In questo modo, secondo l’autore, se vi trovate in una zona isolata dove non arrivano gli strepiti della gente che saluta a modo suo il periodo appena passato, ascolterete un fremito nuovo che forse saprà emozionarvi. Un tempo si rompevano i piatti e le cose vecchie, ora fondamentalmente si sparano a volte delle vere e proprie bombe e quella notte è davvero pericoloso restare fuori. Ogni anno, purtroppo, si registrano tanti, troppi, incidenti. A fine 2011 era stata vietata in molte città questa pratica, ma in pochi l’hanno rispettata e i feriti gravi non sono mancati nemmeno stavolta. Speriamo che presto le cose cambino, affinché tutti possano veramente festeggiare:

Natale, cibi che portano fortuna in giro per il mondo

Lo sapete che in giro per il mondo ci sono dei cibi che sono considerati dei portafortuna, assolutamente reali, perfetti per il periodo di rinnovamento in arrivo? Ecco che, infatti, non assumerli significa sfidare il destino e del resto, senza allontanarci troppo è più o meno lo stesso pure in Italia quando a fine anno scegliamo non solo il cotechino e lo zampone, ma non facciamo mancare sulla tavola dell’uva e, ancora di più delle lenticchie che rappresentano l’abbondanza economica. Se scegliete di fermarvi dopo un abbondante pasto, vi ricorderanno che state rischiando grosso di diventare poveri nei mesi che verranno.

Veglia di Capodanno: preghiera sulla pace

In un periodo di rinnovamento e di cambiamento come quello dell’arrivo del nuovo anno, leggere questa riflessione sulla pace della religiosa Carla Zichetti può essere d’aiuto per la Veglia di Capodanno: