Auguri di Natale e incontri poco piacevoli

 

Capita a tutti ed è impossibile sperare di essere sempre così fortunati. A Natale, in fondo, sono in giro le persone che amiamo e anche quelle che non sopportiamo e come per uno scherzo del destino o per una attrazione non voluta ma esistente, le incontreremo. Le vedremo da lontano, magari all’interno di un affollatissimo centro commerciale o, peggio, fra le vetrine dei negozi del centro e avremo il tempo di pensare. Ci chiederemo se è il caso di far finta di nulla, indossare un bel vestito come un abito di scarsa qualità e dirigersi verso chi proprio speravamo che cambiasse zona della città. Ci si scambierà gli auguri e magari ci si renderà conto che la noia è reciproca.

Natale: i salmi del 25 dicembre

 

La nascita di Gesù Bambino, la gravidanza di Maria e tutto quello che avvenne in quel periodo altamente spirituale, sono narrati nei salmi natalizi, sempre interessanti da ascoltare in chiesa per Natale. Eccone un esempio:

Poesie di Natale per bambini piccoli

 

Per i bambini piccoli, che hanno una età compresa tra i 4 e i sei anni, quali poesie di Natale sono più adatte? Di sicuro ci penseranno a scuola le maestre, ma i componimenti che seguono sono abbastanza indicati, tranne l’ultima che è piuttosto lunga e, quindi, difficile da ricordare:

Natale, i regali più scontati

 

Sono una di quelle persone favorevole all’acquisto dei doni di Natale in anticipo, magari quando ci si trova in vacanza o quando si scorge fra le vetrine dei negozi qualcosa di originale e di non costoso. Del resto, con la crisi di questo periodo, si calcola che il 25 dicembre sarà piuttosto magro, sia a livello di doni che di cibo. Staremo a vedere, però. Ragionavo fra me e me, sula fatto che non è facile pensare a qualcuno e comprare per lui un oggetto che potrà piacergli. In questo modo, per togliersi ogni responsabilità e, nello stesso tempo per non perdere troppo tempo nella scelta, si decide di prendere un classico cadeau che però finisce per diventare una idea scontata.

L’uccisione di Babbo Natale di Francesco De Gregori: il testo

 

Francesco De Gregori, con la sua arte sopraffina e la capacità di dire tanto sulle sette note e senza offendere, ha scritto anche un pezzo a tema che si intitola “l’uccisione di Babbo Natale“. E’ un brano inserito nell’album Bufalo Bill e non è tra i suoi pezzi scritti più noti. In realtà parla di disillusione, di determinazione e, in questo senso, il periodo festivo è solo un pretesto per colpire, far rendere conto di quale realtà a volte, per fortuna non ci tocca ma c’è. Babbo Natale è stato ammazzato e non esistono più quei sogni scanzonati ma solo un quotidiano non sempre facile da accettare e non certo per tutti. Il 25 dicembre è vivo però per chi sa aspettarlo con pazienza da sempre e non cambia idea con il tempo che passa, ritenendolo sempre il più bel periodo dell’anno.

Il Natale di chi non lo ama

 

La mia domanda è sempre stata la stessa: “perché”? Come si fa a non amare il Natale, se non si hanno dei grandi dolori recenti a bloccare di fatto la propria voglia di vivere? Come è possibile non sentire quell’ondata di gioia e vitalità che invade tutti coloro che sono pronti a vivere la festa al meglio? Ho cominciato a cambiare idea, dopo aver avuto modo di conoscere delle persone che mi hanno spiegato a fondo certi dettagli che, purtroppo, mi sfuggivano. Ripensare al passato, alla propria infanzia, a quando tutto è semplice e non si può non essere felici e poi accorgersi che tutto intorno è incerto e non di sicuro semplice come si pensava. Le disillusioni sono arrivate e non sempre si accettano di buon grado. Se oggi si vedono le cose in modo obiettivo, il tutto è il risultato di ciò che è avvenuto ieri, un processo di cambiamento profondo e una capacità di vedere oltre la massa.