Natale o estate?

 

Sembra una domanda poco pertinente, eppure io me la pongo spesso. Si perché il Natale, per me, e penso anche per tanti altri che hanno la mia stessa mentalità è più una suggestione che un evento e non solo per l’alone di spiritualità che lo interessa. Dimenticando per un attimo che, almeno dalle nostra parti, la fine dell’anno è interessata dall’inverno, mentre nella bella stagione la colonnina di mercurio sale a dismisura si tratta dei momenti, probabilmente, più speciali dei dodici mesi. A questo punto: è meglio il 25 dicembre o il 15 agosto?. Uno dei motivi che li lega è poi anche la possibilità di fare una vacanza, che non è poco.

Lettera a Babbo Natale

Avete mai scritto una lettera a Babbo Natale? Eccone un esempio, attraverso una storiella di Veronica Balboni veramente divertente:

Se il Natale arrivasse in estate

 

Si è vero, ci sono posti al mondo dove il Natale arriva in estate e quello che penso ogni volta è che si tratta di una doppia fortuna: il periodo più bello dell’anno quando si può pure andare al mare. In effetti, ad esempio in Australia, Santa Claus non arriva con le renne che non potrebbero sopportare la colonnina di mercurio troppo in alto, ma giunge sulla tavola da surf in costume, mettendo in mostra un fisico burroso ma tutto sommato perfetto per la sua non ben identificata età.

Natale: sognando le vacanze

 

E’ un pò come avviene in estate: non appena si sente aria di giorni liberi e di ferie, scoppia la voglia di vacanze. L’inverno è piuttosto freddo e porta con sè un’immagine ancora più romantica, soprattutto se si attende la neve che da sola è in grado già di fare Natale.Gli ultimi giorni che separano dalla notte della Vigilia, si lavora con poca voglia e quando si stacca si corre subito nei centri commerciali o in giro per trovare un dono adatto ai propri cari o agli amici.

Natale: i buoni propositi

 

Una delle tradizioni non scritte per il Natale è quella dei buoni propositi e se pensate mi riferisca solo ai bambini, vi sbagliate di grosso. In effetti, rappresenta la fine dell’anno ma anche un momento di grande spiritualità e tutti sono pronti a scommettere che potranno cambiare a partire già dai primi giorni di quello successivo. Che cosa potranno riservare di bello i mesi che verranno? Che cosa bisogna fare per poter godere di tutti i benefici di un nuovo tempo? Di solito, superata la festa, in fondo, tutto torna come prima ma appena si avvicina il 24 dicembre, la speranza di liete novità per la propria vita e quella dei propri cari è molto forte.

Salmo per la Messa di Natale

 

Una invocazione, una sorta di racconto in versi di ciò che accadde nel periodo più magico che il mondo abbia conosciuto. I Salmi di Natale vanno ascoltati con attenzione in chiesa perché permettono al fedele di sentirsi partecipe in quella notte in cui è nato Gesù Bambino e scoprirne la vera essenza a livello spirituale. Oggi abbiamo davvero dimenticato la poesia del periodo, presi come siamo dal troppo consumismo, ma il periodo natalizio merita davvero una grande attenzione e una concreta partecipazione.

Auguri di Natale, una tradizione che si ripete ogni anno

 

Lo senti ovunque, sembra quasi un eco che si moltiplica nell’aria, non appena si avvicina la festa. “Buon Natale” si augura a chi ci si trova vicino e si conosce da tempo. “Buon Natale a te e ai tuoi familiari” è la risposta più comune e mentre ti avvii alle casse per pagare i doni per i tuoi cari, ti rendi conto che un altro anno è passato e neppure i soldi che mancano o i problemi quotidiani riescono a fermare la voglia di far festa. Il risparmio è dietro l’angolo e più che doni si parla davvero di “pensierini”, ma sulle parole che per fortuna non si pagano, si può essere generosi. Questo anche perché a fine anno, in fondo, sono tutti in giro ed è facile incontrare qualcuno che non si vede da tempo, anzi è impossibile filare liscio da un negozio all’altro.