Fotocamere di ultima generazione, ma anche computer, cornici digitali e cellulari. Il Natale negli ultimi anni ha rappresentato ancora di più un inno al consumismo ed un modo per realizzare i propri desideri materiali, grazie alla tanto attesa tredicesima. Per il 2011 non sarà così, occorre essere più prudenti e, quindi, torna ad essere di gran moda il fai da te e ancora di più i classici cesti natalizi comprati o riempiti con i prodotti più usati in casa. La crisi c’era da anni ma adesso è arrivata in modo piuttosto prepotente e oltre ai soldi che realmente mancano si teme per il futuro e quindi non è proprio il caso di esagerare con le spese. Questo è ancora più vero se mettiamo che comunque il Cenone e il relativo pranzo del 25 dicembre costerà sempre di più.
25 dicembre
Bon Noel: Buon Natale in musica in francese
Il Natale è molto sentito un pò ovunque, anche in Francia eppure raramente ne conosciamo tradizioni e canti. Scopriamo insieme un cantico che racconta il momento della nascita di Gesù Bambino, quando tutto diventa immenso, gli animi si elevano e il Natale esplode in un tripudio di gioia e colori. Tra pranzi e tombole il giorno successivo, il 25 dicembre sarà molto frenetico e rappresenterà l’occasione pe rivedere i propri cari e scambiarsi molti doni sotto l’albero, con la stessa grinta di ogni anno.
Il mattino di Natale: il 25 dicembre e i regali sotto l’albero
Si parla sempre della notte di Natale, il 24 dicembre e dei regali da scartare sotto l’albero. Per i più piccoli il momento è davvero magico e l’importante è comportarsi al meglio per convincere Babbo Natale a portare con la sua slitta il cadeau tanto agognato, ma dopo l’attesa sembra che quelle ore volino via troppo velocemente. Quel che resta il mattino dopo è un attimo di sbandamento e poi la gioia di aver scartato il dono che si aspettava da tempo e di aver trascorso delle ore felici con i propri cari. Certo, se si attendono invitati per pranzo lo stress sarà alle stelle, ma alla fine meglio prenderla con calma e godersi questi magici attimi che si ripetono soltanto una volta ogni anno.
Polar Express: tutti a bordo per un Natale 2011 magico prima parte
Una storia natalizia che non invecchia mai e che è stata ripresa nel 2004 in un film. Noi vi riportiamo il testo per farvi innamorare ancora di un racconto per le feste che merita di essere letto tutto di un fiato come Polar Express: “Una vigilia di Natale di molti anni fa, me ne stavo tranquillo nel mio letto. Non muovevo le lenzuola, respiravo lentamente, senza far rumore. Aspettavo di udire un suono, un suono che secondo un mio amico non avrei mal sentito: le campanelle della slitta di Babbo Natale. «Babbo Natale non esiste» insisteva il mio amico, ma sapevo che si sbagliava. Nel cuore di quella notte io udii dei suoni, però non erano le campanelle. Da fuori giunse un sibilo di vapore e uno stridio di metallo. Guardai dalla finestra e vidi un treno, immobile davanti a casa mia. Era avvolto in una nuvola di vapore e la neve gli cadeva attorno a fiocchi leggeri. Il capotreno, sulla porta di una carrozza, trasse un grande orologio dal taschino del panciotto e guardò verso la mia finestra. Mi infilai pantofole e vestaglia e sgattaiolai in punta di piedi fuori di casa.
Natale e la guerra: un pensiero per chi è lontano da casa
Ci sono feste vissute con gioia  e con la voglia di dimenticare problemi e guai. Nessun evento dell’anno probabilmente è più atteso e carico di aspettative del Natale. Oggi noi ci dividiamo tra doni, la preparazione dell’albero natalizio, la scelta del menù per il 25 dicembre e la visita agli amici più cari per gli auguri. Oggi come un tempo, c’è però chi soffre e non soltanto per via di malattie fisiche: qualcuno vive dei terribili moti dell’animo, altri hanno perso dei parenti e altri ancora sono in guerra. Non è una frase fatta, ma davvero in questi giorni un pensiero va rivolto anche a loro, indifesi e tristi e bisognosi di appoggio. Il Natale del resto è anche aggregazione, condivisione e amore.
Babbo Natale ammalato: una favola di Licia Colò
Nel periodo natalizio, tutti, anche i personaggi famosi si inteneriscono e scrivono o almeno leggono favole per bambini, ma parlano pure dei loro programmi per la notte della Vigilia e per il 25 dicembre. Licia Colò, ad esempio, nota per il suo amore per gli animali ma anche per i più piccoli ha raccontato in televisione la storia di Babbo Natale ammalato. Noi ne riportiamo il testo:
Natale: tra regali e albero natalizio
Il Natale è  per molti la festa più bella dell’anno ma, soprattutto, una suggestione, un felice moto dell’animo che troppi hanno provato a raccontare, qualcuno con successo altri meno. Tra di loro anche Henry Van Dycke che ha scritto una poesia che riprende proprio il 25 dicembre e che ricorda quanto presi dai nostri impegni, rischiamo di perderne il vero senso.Lo scrittore statunitense, infatti, ci invita ancora adesso, anno dopo anno, a farci trovare con animo rinnovato e a non pensare solo ai doni e all’albero natalizio. Sembra una frase fatta, eppure se ci pensate bene è molto importante: “voi con che spirito riuscite a vivere il Natale”? Quest’anno che è già quasi arrivato, provate a non dimenticarvi di voi stessi, di chi vi sta vicino e di scoprire il significato di questa manciata di giorni e non solo a livello religioso. La nascita di Gesù riguarda noi, ogni volta: un cambiamento, una crescita, un guizzo positivo dell’animo.