Decorazioni: quale Babbo Natale?

 

Mia madre aveva trovato tanti piccoli deliziosi Santa Claus, panciuti e con la barba bianca e li aveva messi come decorazione dell’albero di Natale. Il vestito di ognuno di essi era di velluto e come ogni Babbo Natale che si rispetti avevano un sorriso stampato sul piccolo viso. Tuttavia, ogni anno è guerra a chi lo sceglie più bello e, soprattutto più grande e se prima il simpatico vecchietto che porta i doni ai bambini la notte del 24 dicembre rimaneva in casa, pronto a mostrare i suoi cadeaux, da una manciata di anni le cose sono diverse. Babbo Natale resta fuori in balcone e si arrampica perché visto che in pochi possiedono un camino, dovrà pur arrivare all’interno in qualche modo.

Il Natale tanto tempo fa: le Piccole Donne

 

Il Natale è una festa che mette addosso tanta gioia e ormai lo stesso termine per ricordarlo è sinonimo di felicità. Non per tutti è così e per chi come me non aspetta che questa festa per tutto l’anno, da sempre, è strano crederlo. Ragionandoci bene, però, è facile comprendere che oggi il 25 dicembre ha poco in comune con le feste del passato e tanto consumismo può dare fastidio. Immagino come doveva essere un tempo, quando non era la crisi economica ad abbassare il livello di benessere: certi lussi non si erano mai visti comunque e ci si accontentava delle piccole cose. Un pò come nella storia delle Piccole Donne, un racconto che mi piace spesso rileggere.

Natale: quando un regalo non è gradito

 

Non so voi, ma io sono molto espressiva, di conseguenza se non mi piace un regalo si capisce immediatamente. Di solito salto letteralmente addosso a chi mi ha pensato anche con un semplice cadeau e, tra l’altro, è difficile che qualcosa non mi piaccia. Ancora, chi mi conosce sa cosa mi piace e quali sono i miei colori preferiti, quindi deve essere particolarmente distratto per non accorgersi di stare acquistando qualcosa di poco gradevole.

Natale, è l’ora di scartare i regali

 

Potreste avere 8 anni o anche ottanta, ma io sono sicura che questo momento vi emoziona sempre, soprattutto se amate come me il Natale. In fondo dopo tanta attesa, dopo molti preparativi il momento clou della festa è arrivato. Con la pancia piena ci si sposta sotto l’albero e si cominciano a prendere i doni e a distribuirli. In verità dovrebbe essere una operazione lenta, ma tutti hanno fretta di scoprire cosa hanno ricevuto e, a loro volta, di vedere le facce degli altri di fronte al proprio cadeau e si finisce per correre tra urla e risate. Questo salvo poi pentirsene e pensare che sarebbe stato meglio assaporare tutto maggiormente. Ogni anno però l’errore è sempre lo stesso e anche gli adulti fremono per vedere cosa c’è sotto la carta.

Natale a Lampedusa, ricordando l’estate

 

E’ un Natale particolare quello che potreste organizzare a Lampedusa, perché di inverno anche le isole più incredibili si vestono di nuovi colori e assumono un aspetto differente. Tuttavia, non sono pochi coloro che non si lasciano spaventare da questo aspetto e cercano hotel e sistemazioni che possano rendere piacevole anche il periodo più freddo in una incredibile isola delle Pelagie. In più, su una cosa non avrete problemi: forse potrebbe anche piovere, ma vi assicurerete una cena della Vigilia e un pranzo di Natale unico con tutte le specialità siciliane.

25 dicembre 2012: quest’anno di martedì

 

Sarà di martedì il giorno di Natale stavolta e anche il primo dell’anno. Una sequenza strana di giorni e se prima ci lamentavamo perché in fondo non riuscivamo ad avere un buon numero di momenti di ferie per le feste, stavolta forse ce l’abbiamo fatta. Pensate che il 22 inizierà ufficialmente il periodo “caldo” e si comincerà con i preparativi in cucina e con i giochi del periodo. Si arriverà, praticamente al 25 già stanchi e dato che avevo sottovalutato anche io: lo sapete che le abbuffate rischiano di durare due giorni in più? Magari così si risparmierà sul cenone e si giungerà già sazi e stanchi. Poco male, in un periodo di crisi e in una sera in cui la voglia è semplicemente quella di poter aprire i doni natalizi.

A Natale quanto tempo manca?

 

Quante volte ve lo hanno detto i vostri bambini? Non so voi, ma è una frase che mi riempie di gioia e mi riporta indietro nel tempo quando anche io mi ponevo gli stessi quesiti. In quel caso, forse, erano i doni a ispirarmi più di tutto, la sorpresa e l’attesa per capire se Babbo Natale era stato generoso con me. In caso contrario mi sarei domandata se per caso non era colpa mia, se non ero stata durante il resto dell’anno tanto monella da non meritarmi ciò che più desideravo. Crescendo ho imparato a percepire il cambiamento d’atmosfera anche quando intorno c’è troppo consumismo. Sento che qualcosa si modifica nell’aria e ci fa essere diversi, ma magari sarà solo una mia convinzione.

Natale tropicale: dove andare in vacanza?

 

Sono una gran viaggiatrice, per lavoro e per piacere, e faccio parte di quella categoria di persone che ritengono che nessun gioiello possa avere un valore paragonabile alla scoperta di un tratto di globo con le sue tradizioni, monumenti e paesaggi. Ho visitato pure le principali aree tropicali e vi garantisco che, anche se piuttosto care, non deludono le aspettative del visitatore a patto che sia già pronto a conoscere le abitudini locali. Un esempio su tutti: se vi recate a Bora Bora, a parte qualche evento a tema o serata dedicata al divertimento, sappiate che la vacanza sarà prettamente legata al romanticismo e al relax e, alla sera, a nanna presto per essere pronti al mare il giorno successivo. Se amate la vita notturna intensa, forse dovreste guardare a mete più alternative, con le dovute eccezioni anche qui.