Favole di Natale: il racconto dei doni di Dio

 

Sappiamo davvero apprezzare ciò che riceviamo ogni giorno? I regali di Natale sono per noi dovuti o ci rendiamo conto che rappresentano uno sforzo economico, ma anche in termini di tempo, per chi ha pensato a noi? Oggi tutto avviene in modo quasi automatico e pensiamo che ci spetti, ma non è così. Il Natale, come ogni altra cosa nella nostra vita, è un dono e rendendocene conto potremmo vivere al meglio questo periodo. La favola che vi riportiamo parla proprio di questo dei Doni di Dio, quelli visibili e quelli invisibili che ci permettono ogni giorno di chiudere gli occhi con un sorriso.

Il Natale dei senzatetto

 

Dimenticate i tanti pranzi di beneficenza che vi capita di vedere ogni anno in televisione e fermatevi a pensare. Tutte le persone che si trovano in condizioni economiche molto disagiate, sono sempre state emarginate. Nessuno si cura di loro, non ricevono mai l’elemosina e solo qualcuno getta i soldi nel loro cappello vuoto nel periodo natalizio. Questo non vuol dire, però, che i passanti che donano qualche centesimo si siano accorti della loro presenza. E’ un gesto automatico, una tradizione quasi, perché in questi giorni si diventa più buoni e tutti sono pronti a far qualcosa che faccia sentire lo spirito più elevato. Che cosa c’è nel cuore di queste persone? Perchè non hanno nessuno che si occupi di loro?

Preghiere per il 25 dicembre

 

Quali preghiere insegnare ai bambini in vista dell’arrivo del Natale? Nel corso degli anni, ovviamente, ne sono state scritte moltissime, ma noi ne abbiamo selezionate due e tra queste la prima è stata scritta da Giovanni Paolo II:

Un Natale senza neve

 

Io ci sono abituata, ma un Natale senza neve e freddo, in fondo è sempre diverso. Ho trascorso la maggior parte dei 25 dicembre della mia vita in Sicilia o, comunque, al sud e solo un anno mi ricordo di aver visto fioccare. Tra l’altro, oggi ho l’impressione che le temperature si siano in qualche modo raffreddate ma prima le cose erano ben diverse e il clima era mite per quasi tutti i dodici mesi. A Natale certo non si andava al mare, ma con un classico cappotto si stava più che bene. Tuttavia, notare attraverso la tv che altrove stava nevicando, mi scatenava un senso di mancanza, come se gli abeti di montagna in inverno dovessero per forza essere carichi di un manto di bianco. Restavano, invece, verdi e diritti ad aspettare silenziosi la nascita di Gesù Bambino.

Natale: regali tra fidanzati

 

Dirselo o no? Uscire insieme a comprare quello che serve o optare per una classica sorpresa? Una domanda alla quale non è facile mai rispondere e che dipende anche dall’equilibrio della coppia. Di solito quando si sta insieme da poco si prova con il regalo non deciso insieme, anche perché la rosa di scelta, soprattutto per l ‘uomo è più ampia. Per la ragazza, invece, è decisamente più limitata e per lui comincerà a prendere il classico portafoglio, il profumo fino alla fine della solita lista e sperando di azzeccare i gusti. Ogni volta lei spererà di essere stupita con un dono o una proposta speciale, fino a quando si cominceranno magari a fare progetti più concreti, come un viaggio o una convivenza e i doni saranno pianificati con un certo anticipo. Fermo restando che le sorprese sono sempre gradite e magari si riprenderanno periodicamente.

Feliz Navidad: la traduzione

Dopo avervi riportato il testo in spagnolo di Feliz Navidad, ecco che arriva la traduzione di questo pezzo a tema molto carino e perfetto per il periodo. Del resto, a nostro parere, le canzoni durante le feste ancora di più quelle di fine anno sono fondamentali e aiutano a fare da contorno al periodo felice in arrivo. Allo stesso modo delle decorazioni o dei doni da mettere sotto l’albero, non può esserci 25 dicembre senza che nessuno canticchi pezzi a tema più o meno famosi. Questo fa parte un pò della tradizione, ma dell’epoca più moderna se ne ricordano moltissime canzoni che sotto la doccia o per strada fischiettiamo e ci rendiamo conto che, ancora una volta, è tempo per Babbo Natale per mettersi al lavoro:

 

Natale: ninna nanna o filastrocca?

 

A Natale, per i bimbi che dopo aver ricevuto il proprio dono proprio non hanno voglia di andare a dormire è meglio una ninna nanna o una filastrocca? Loro sono tutti presi dai nuovi doni e non sarà facile farli andare a dormire e quindi meglio, forse, farli sorridere fino a stancarsi e ripetere delle allegre filastrocche. Avranno un pò di sonno prima o poi, no? Già vi immagino, accovacciati sul divano con il bimbo tutto pimpante. I regali natalizi del resto rendono felici chi li riceve e quindi, prima di posare i loro nuovi giochi in un angolo, vorranno certamente provarli. Magari fateli restare un pochino di più svegli, ma poi è ora di andare nel lettino, altrimenti Babbo Natale si arrabbia e non porta più i doni.