Ci avviciniamo al Santo Natale, una festa che viene ricordata soprattutto in chiesa con canti liturgici a tema. Ecco qualche brano con tanto di spartito:
Ci avviciniamo al Santo Natale, una festa che viene ricordata soprattutto in chiesa con canti liturgici a tema. Ecco qualche brano con tanto di spartito:
E’ una vera e propria lingua il napoletano, perfetta pure per il Natale che ci rende noti e amati nel mondo. Ecco qualche rima per la festa:
Ne sono assolutamente convinta anche perché, in effetti, ogni gesto ci rappresenta più di quanto immaginiamo e solo qualcuno che sa leggere oltre le apparenze se ne accorge. In questo modo il Natale è una delle feste più personali che ci siano e non soltanto a livello spirituale. Avete mai visto due case decorate allo stesso modo? Assolutamente no, perché ogni dettaglio scelto racconta di gusti, esperienze e forse pure speranze.
Guerra, pace, amore e odio: l’uomo è in grado di provare tante contrastanti emozioni, alcune delle quali persino pericolose. Arriva, poi, il Natale che quasi ovunque porta gioia e serenità e allora si sogna. Si spera in un mondo migliore, si desidera fortemente quel senso di fratellanza e pace che per tutto il resto dell’anno non c’è più. Basta accendere la tv, però, per scoprire che le violenze e le tragedie non sono scomparse come per magia ovunque, mentre si pensa giustamente che basterebbe poco per dare un senso duraturo al Natale. Che cos’è allora questa festa se non una utopia, una contraddizione, il bisogno di staccare la spina e fare reset di pensieri e noie e indossare un sorriso, per alcuni vero, per altri solo di circostanza.
Ogni volta che arriva Natale me lo chiedo sempre e, del resto, come avere le idee chiare di fronte alle tante possibilità che ormai ci sono in giro? Da sempre un albero di Natale che si rispetti deve essere decorato a dovere: qualcuno prende la neve e la spruzza a lavoro finito, altri invece, i più per la verità , usano delle ghirlande argentate, dorate, bianche o di mille altri colori che dovrebbero avere la medesima funzione, anche se in modo più stilizzato.
Giovanni Pascoli, nella sua prolifica attività di scrittore non ha dimenticato il Natale. Ha puntato l’attenzione, però, soprattutto, sulla Befana con una lunga poesia fatta di rime e ricordi.
Il Natale è affascinante, diciamocelo e non soltanto per i regali e l’atmosfera che porta con sè, ma anche riguardo alla storia e alla fede. Basta leggere il Vangelo natalizio per rendersene conto:
Non ricordo bene quando e come l’ho scoperto io, dovevo essere piuttosto piccina, ma sono sicura che alla fine non è stato un trauma. Sono sempre stata piuttosto pratica: l’importante era trovare il dono sotto l’albero, che fossero i miei genitori e i parenti a sistemarlo un quel luogo poco importava. Cosa fare però se i bambini iniziano a sospettare che Santa Claus, in fondo può non esistere? Meglio anticipare i tempi e dire la verità o far finta di nulla? E’ un quesito per niente facile questo, tuttavia di sicuro prima o poi, magari a scuola sapranno davvero come stanno le cose. Certo non si tratta di prenderli in giro, ma è una bella abitudine quella di stimolare la loro fantasia, pensando a questo simpatico vecchietto che porta i doni.