I film di Natale: un mercato in perenne ascesa?

 

No, anche se non siamo ancora a Natale, si continua a parlare insistentemente di cinepanettoni e di pellicole dedicate alla festa, magari pensate per i bambini o, comunque, dal tono leggero e adatto a tutte le età. Diciamo che, da sempre, i lungometraggi a tema soprattutto durante la fine dell’anno, complice forse anche la tredicesima che avvicina tutti al cinema, sono stati un successo. Da un lato ci sono le commedie all’italiana, cariche di ambiguità e qualche volgarità, che fino a qualche stagione fa, erano incontrastate al botteghino. Piacevano molto e facevano sorridere ma, adesso sembra che non sia più il loro momento, tanto che si sta pensando di cambiarne la formula.

Ritorno per un dolce Natale di Ada Negri

 

Il Natale ispira tutti e, anche se in molti non sopportano più una festa dove a vincere sembra sempre il consumismo, è il momento in cui ci si sente più elevati spiritualmente e si è ricettivi e sereni. Questo ovviamente fin dove possibile, nel senso che c’è chi ha problemi e dispiaceri così grandi, da non notare ormai quando arriva, ma questo è un altro discorso. Tra i tanti artisti che hanno voluto lasciare a questo periodo i loro scritti, immortalando su di un pezzo di carta uno stato d’animo, c’è anche Ada Negri, con la sua opera a tema:

Luce, pace e amore: per il Natale è quello che ci vuole

 

Il Natale ci fa essere migliori, ma è solo un attimo di tempo e poi tutto torna come prima. Non è una utopia, invece, potrebbe essere semplice riempire il nostro mondo di amore, se l’impegno partisse da tutti. Decine di scrittori si sono occupati di spiegare questo sentimento nelle loro rime, soprattutto legate al periodo di Natale, ma quello che ci resta con certezza, al momento, è solo la speranza.

Natale, dove andare in vacanza?

  Natale al caldo o con temperature ben più basse, senza badare alle spese, anche se appare eccessivo in un periodo di crisi economica come questo. Eppure non tutti hanno

Il Natale dei bambini

 

Il Natale dei bambini è fatto di piccole cose, salvo poi richiedere dei regali piuttosto importanti la notte del 24 dicembre. In una società dove il consumismo la fa da padrone, nonostante la crisi economica, non si può pretendere altro. Si divertono a sistemare con la mamma la casa con addobbi e decorazioni, a scrivere la letterina a Babbo Natale e, qualche volta, a studiare poesie a tema, come quelle di seguito:

Il presepe non si usa più?

 

Ricordo ancora, quando ero piccola, con quanta passione mio padre e i miei parenti preparavano il presepe. Potevi anche non credere o amare di più altri simboli natalizi, ma a ben guardare il loro fervore difficilmente potevi resistere. Era quasi una sorta di gara e se qualcuno acquistava pastorelli più grandi o finemente abbigliati, gli altri costruivano casette e alberi con il sughero e mettevano su un impianto per creare addirittura il giorno e la notte. I più bravi, ancora, creavano dei laghetti e facevano scorrere realmente l’acqua. Oggi tutto ha tratti meno definiti: certo conosco molta gente che non rinuncia al presepe, ma quanti sono quelli che realmente continuano a prepararlo dando l’anima, già a cominciare da qualche mese prima. Credete davvero che si tratti solo di una quantità di tempo diminuita?

Nella notte Santa di Guido Gozzano

 

Qual è la notte Santa? Quel magico momento che i ripete ogni anno e che annuncia la nascita di Gesù Bambino? Proprio così e Guido Gozzano ha voluto fermare per sempre quelle emozioni in una serie di rime che fanno capo ad una bellissima poesia: