Natale: come costruire un bel pupazzo di neve

Il Natale, almeno in Europa, corrisponde con il freddo mese di dicembre dove un pò ovunque si gela e quindi uno dei simboli del periodo dopo i vari Babbo Natale, la Befana, i folletti e le renne sono i pupazzi di neve, amati e costruiti all’esterno di ogni villetta da grandi e piccini. Tuttavia se ne abbiamo una visione classica con carota al posto del naso, cappello e una forma arrotondata, non è detto che il nostro debba essere per forza convenzionale.

Il Natale con i cannelloni ricotta e spinaci

A Natale ci sono moltissimi piatti della tradizione da preparare, ma a volte si può anche lasciare libera la fantasia o, addirittura, decidere di cucinare una specialità che si ama tanto durante gli altri periodi dell’anno e farla assaggiare agli amici.Non vi viene in mente nulla, avete fretta e la notte della Vigilia e il giorno successivo gli invitati saranno tutti a casa vostra? Pensateci bene, ci sarà pure qualcosa che vi piace mangiare sempre. Che ne pensate, ad esempio, di un bel piatto di cannelloni ricotta e spinaci? Di sicuro effetto, piaceranno certamente ai vostri ospiti, le possibilità che non vengano bene sono rare e i vostri cari apprezzeranno il tempo che avete passato dietro ai fornelli.

24 dicembre: a tavola con i ravioli della Vigilia

Il 24 dicembre è una giornata febbrile, anno dopo anno, anche se in fondo un pò tutto il periodo natalizio è sicuramente frenetico. In particolare se il classico Cenone è a casa vostra, avrete tanta ansia e fretta di comprare tutto il necessario e iniziare a preparare, nella speranza che tutto sia ottimo e che possiate fare una bella figura con i vostri ospiti. Un piatto che va bene per tutti, anche per chi non consuma carne abitualmente può essere costituito, ad esempio, dai ravioli della Vigilia, un primo piatto gustoso, non troppo pesante e di solito gradito anche ai palati più fini. Vediamo insieme come si prepara:

Natale: prepararsi alla festa con una dieta

Ci sono due periodi all’anno in cui, più di altri, ci si rende conto che restare in forma e prepararsi alle settimane successive con un fisico asciutto è quello che si deve tentare di fare. Se in primo luogo c’è l’estate con la classica “prova costume” e il terrore di sembrare una balena soprattutto per le donne, non è diverso per il Natale quando si sa già che si prenderanno almeno un paio di chili. Inutile pensare di mortificarsi non mangiando nulla, chiudendosi in casa da soli o facendo rimanere male chi ci ha invitato perchè rinunciamo pure alle micro-porzioni, meglio arrivare alla notte della Vigilia con l’ago della bilancia che non va troppo in alto, in modo da mantenere un minimo equilibrio fisico.

Viaggio nel mondo dei mercatini di Natale

Una volta il Natale corrispondeva esclusivamente ad una festa carica di emozioni e felicità da trascorrere in famiglia, insieme a parenti che poi durante l’anno poco si frequentano. Oggi, questa tradizione è viva più che mai, ma con il passare degli anni si è pure differenziata e non sono poche le coppie, le famiglie o anche i single che preferiscono tvivere tale periodo di tempo in viaggio, lontano da tutto e da tutti. Le mete preferite per un evento così speciale, di solito, sono quelle tropicali per un doppio motivo, Se da un lato, infatti, si cerca di fuggire dal freddo pungente della nostra Penisola, dall’altro in questi luoghi il periodo è perfetto e sono davvero in grado di dare il meglio anche al turista più esigente.

Babbo Natale: la storia e la tradizione

Babbo Natale: i bambini lo attendono con ansia a dicembre, mentre i più grandi si affannano a convincere loro che il buon nonnino dalla barba bianca sta per arrivare con i regali desiderati dai figli negli ultimi tempi. La sua figura interessa gran parte del mondo e delle culture e, con qualche piccola differenza, in linea generale scende dal camino o, comunque, arriva nelle case dei più piccoli, la sera della vigilia di Natale. Non di rado è identificato con San Nicola di Bari. Babbo Natale è un elemento importante della tradizione natalizia anche in America latina, in Giappone ed in altre parti dell’Asia orientale. Il mitico personaggio, deriva appunto dal vescovo San Nicola di Mira della città di Myra (antica città dell’odierna Turchia), di cui si racconta che fosse solito fare regali ai poveri.