Figure misteriose quanto affascinanti quelle dei Re Magi che rappresentano anche la costanza e la determinazione nel perseguire il proprio scopo. Immaginate cosa significa, non avere una strada esatta da seguire e dover scrutare le stelle, al buio e da soli? In più erano vestiti in modo elegante, rischiavano una rapina e magari non erano neppure abituati a tanta fatica. Gesù Bambino, però, li chiamava e forniva loro il coraggio e la forza giusta per affrontare il cammino.
A non farli sentire persi ci pensava la stella, una guida silenziosa ma sempre presente che li condusse proprio nella grotta di Betlemme dove il Bambino dormiva beato. A riscaldarlo ci pensava il fiato del bue e dell’asinello e la compagnia di pastori, abitanti, personaggi noti e sconosciuti che sapevano che era nato il Salvatore. Una storia commuovente e bellissima che ogni anno si rinnova e aiuta lo spirito a rinascere per affrontare il resto dell’anno al meglio. Ecco quello che dovrebbe rappresentare il Natale, non solo regali e consumismo. Non solo abbuffate e incontri per giocare a tombola, ma anche un sentimento puro, lo stesso che dovrebbe guidare il mondo e permetterci di svegliarci la mattina con la gioia profonda nel cuore. Ecco una poesia a tema che di sicuro vi piacerà:
LA STELLA
Persero la stella un giorno…
I due re bianchi tracciarono al suolo
due cerchi, col bastone.
Si misero a calcolare,
si grattarono il mento,
ma la stella era svanita…
E quegli uomini, la cui anima
aveva sete di essere guidata,
piansero nel silenzio della sera.
Ma il povero re nero,
lasciato in disparte, disse tra sé:
“Pensiamo anche alla sete
che non è la nostra. Bisogna
dar da bere, lo stesso, agli animali”.
E mentre sosteneva il secchio
per l’ansa, nello specchio di cielo
in cui bevevano i cammelli
egli vide la stella d’oro
che danzava in silenzio.