1900 pietre, 350 delle quali arrivano da ogni città o Paese del mondo e uno scenario che ricorda esattamente la vita come si svolgeva ai tempi della nascita di Gesù bambino. Il Presepe dei Netturbini di Roma è davvero incredibile e chi si trova nella Città Eterna nel periodo natalizio, deve assolutamente visitarlo. E’ detto anche il presepe del Papa, perchè lo stesso Woytila se ne era innamorato e non perdeva occasione per rivederlo quando poteva e lo stesso capita pure a Benedetto XVI°. E’ stato ideato e realizzato nel 1972 da Giuseppe Ianni, netturbino dell’azienda municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti nella Capitale. Proprio di proprietà dell’Ama è diventato l’allestimento, risistemato con grande cura tutte le volte che è necessario. Annualmente, tra l’altro, viene completato con nuovi dettagli per ricordare con costruzioni tipiche e pastorelli prodotti artigianalmente la Palestina di 2000 anni fa.
E’ uno degli appuntamenti che turisti e cittadini attendono con gioia anche per questo Natale 2010 e si calcola, che nel giro di qualche anno, lo abbiano visitato almeno due milioni di persone comprese personalità istituzionali, religiose, viaggiatori, turisti e romani. Tutti non perdono l’occasione per fotografare o riprendere con la telecamera le oltre cento case in tufo che arricchiscono il presepe o la scena della Natività , con i Re Magi e la mitica grotta. Ancora, ecco presenti tutti i pastorelli più famosi dalla lavandaia, al panettiere, dal calzolaio, al fabbro.
Nelle abitazioni riprodotte non mancano i particolari, dalle finestre ai fiori sul davanzale, ai panni stesi poco distante dall’uscio: riprendono una vita semplice, tipicamente contadina come avveniva nell’antichità , illuminate da un centinaio di luci interne ed esterne. Intorno pezzi di pietre che sono state raccolte in ogni parte del globo, da Palermo a Milano, da Parigi a Sidney, fino ad arrivare alle più piccole frazioni italiane. A completare il tipico paesaggio, 54 metri di strade in lastre di selce, i cosiddetti sanpietrini, quattro fiumi e un caminetto fumante.