Piante di Natale: come curarle prima e dopo le feste

Durante il periodo natalizio, quando si decide di andare in casa di amici e parenti per i consueti auguri o semplicemente quando si vogliono arricchire le quattro pareti domestiche con decorazioni vegetali, le piante sono la soluzione migliore e meno impegnativa. Tuttavia mantenerle in buona salute prima e dopo il 25 dicembre, non sempre è facile, soprattutto se non si possiede il cosiddetto “pollice verde”. Vediamo come fare:

La più comune per quanto sempre bellissima è la Stella di Natale, in grado di rallegrare un ambiente donando colori intensi e a tema con l’atmosfera del mese. Ha un valore simbolico di buon auspicio e rinnovamento ed è una pianta di appartamento, di solito con le foglie di un color rosso intenso. Qualche volta, invece sono bianche, così come sono sempre gialli i fiori. La temperatura dell’ambiente deve essere compresa tra i 14° e i 22° in quanto ha origini messicana e ama il caldo. Deve stare alla luce e ogni tanto va potata, prima di essere travasata in primavera. L’agrifoglio, invece con le sue bacche rosse, è beneaugurante ma velenoso. E’ un arbusto sempreverde che va annaffiato due volte alla settimana. Il vischio ha dei rami che vengono spesso scelti per le decorazioni anche fuori dalla porta di casa. Nel nord Europa, infatti, si racconta che baciarsi sotto le sue foglie porti fortuna.

Tra le piante di Natale ce ne sono poi altre meno conosciute:

  • il ginepro va coltivato all’esterno ed ha grandi qualità curative, ma viene impiegato pure in cucina. Ha un effetto molto decorativo.
  • la rosa di Natale, elleboro, è velenosa e può essere coltivata a terra o in un vaso. Ama le temperature fredde.
  • la Stella Alpina: non necessita di particolari cure ma deve essere esposta ai raggi del sole, anche se sopporta pure le basse temperature. Va annaffiata regolarmente.

Lascia un commento