Natale 2012: tutti i mercatini per i bambini in Alto Adige

 

Natale riempie il cuore di gioia ai grandi ma, soprattutto, ai bambini e la nascita di Gesù Bambino è un momento tanto atteso da loro, ovviamente non solo dal punto di vista religioso, ma per i regali. In Alto Adige, in particolare, la festa è sentita in modi differenti, anche se la maggior parte dei turisti arrivano per i mercatini di Natale, organizzati ben prima della notte del 24 dicembre. Il mese di dicembre viene tenuto sotto controllo dai ragazzi che aspettano i doni con il classico calendario dell’Avvento e in questo periodo così magico, inoltre, non mancano i canti natalizi a tema, la corona dell’Avvento e si accende una candelina in attesa della festa. Il sei dicembre, poi, arriva San Nicolò, il patrono dei bambini, con tanti doni e dolci. Per quelli cattivi, invece, il giorno precedente giunge  “Krampus”, il diavolo.

A Natale in dolce attesa

 

Ho sempre amato il Natale, considerandolo non solo una festa ma anche un periodo in cui, oltre a “sentirsi più buoni”, si vive in una atmosfera ovattata e quasi magica. So bene che non per tutti è così e probabilmente io sono solo una sognatrice, ma durante l’inverno i giorni di fine anno riescono a mettermi addosso una allegria incredibile. Ecco perché penso che scoprire di attendere un figlio durante questi giorni sia davvero incredibile. Mi è capitato spesso di sentire una notizia del genere da parte delle mie amiche e sono stata ancora più felice per loro.

Natale: la stella dei Magi

E’ una storia che sfocia nel mito ed ha valore spirituale, storico e scientifico. La Stella Cometa è importante quanto e più dei Re Magi, perché senza di essa non sarebbero mai arrivati alla grotta della Natività. Ha premiato in qualche modo il loro impegno a muoversi con i mezzi dell’epoca, alla ricerca di una zona che forse avrebbero trovato dopo troppo tempo. Allora non c’erano strumenti moderni in grado di far localizzare esattamente una meta e con i loro abiti riccamente decorati, hanno mostrato tanto fervore nell’incamminarsi per onorare il neonato divino. Portavano dei doni, l’oro, l’incenso e la mirra, con il rischio di essere derubati o di ammalarsi. Nulla li ha fermati e la fede li ha guidati verso Betlemme nel luogo giusto.

I Re Magi del Piccolo Coro dell’Antoniano

 

Una canzone perfetta per il giorno dell’Epifania e tra l’altro particolare. Si perché i Re Magi del Piccolo Coro dell’Antoniano è un brano italo-argentino che risale addirittura al 1979. Ricorda queste figure così enigmatiche e, secondo me, perfino poco celebrate. Tre uomini finemente vestiti che devono aver rinunciato alle loro comodità ed hanno affrontato incredibili pericoli: il tutto in nome della fede. E’ commuovente ed emozionante pensare che alla fine sono riusciti ad arrivare nella grotta di Betlemme per onorare il Bambino Gesù. L’aiuto divino c’è stato con la Stella Cometa che ha indicato la strada, ma da parte loro i sacrifici e la voglia di salutare il neonato hanno superato ogni difficoltà.

Befana: la paura di diventare come lei

Non so come funzioni adesso, ma quando ero piccola io, non amavo moltissimo la Befana. Odiavo, però, ancor di più chi mi augurava di diventare come lei e mi terrorizzavo. Per carità, se fosse stata ben vestita mi avrebbe ancora creato qualche paura in meno, ma si muoveva abbigliata di stracci, con quel ghigno quasi sadico. Magari non sarete d’accordo con me, ma non mi sembrava una presenza tranquilla per un bambino. Del resto, nella mia famiglia la sua tradizione non era particolarmente sentita. In più, io ero l’unica bambina al mondo forse, che odiava caramelle e dolciumi quindi da me aveva poco da fare.

Babbo Natale, le filastrocche

Santa Claus, il nonno che tutti i bambini vorrebbero avere: sempre pronto a fare regali. Lui, invece, arriva solo la notte del 24 dicembre con le sue renne: avrà una famiglia e dei nipotini? Come farà mai a girare il mondo in una sola notte portando doni a tutti? Intorno alla figura di Babbo Natale i misteri sono tanti e non sono destinati ad essere svelati, ma in fondo lo si ama comunque anche se non si è mai destinati a vederlo. Certo sarebbe bellissimo se si presentasse, se lasciasse un recapito telefonico, se inviasse una lettera di saluti, ma bisogna accontentarsi del regalo e della sua misteriosa presenza una volta all’anno.

Babbo Natale: quando dire la verità ai bambini

Mi chiedo davvero come sono riuscita a scoprire la verità. Chi mi ha detto che Babbo Natale non esisteva? Sono riuscita a rendermene conto da sola? Quel che è certo è che non ne sono rimasta per nulla traumatizzata. Il dato curioso è che mi ricordo davvero tutto della mia infanzia, tranne questo dettaglio che ho superato tranquillamente. In fondo mi importava solo di ricevere i regali che chiedevo: che importava chi li portava e in che modo? Oggi però ci sono ancora tanti piccoli che giustamente attendono Santa Claus la notte del 24 dicembre. Sanno che arriverà accompagnato dalle renne, che non risparmierà sacrifici a questi animali e a se stesso, ma alla fine come sempre completerà il suo giro e porterà ai bambini di tutto il mondo i doni.