Sin da piccoli, abbiamo imparato la classica filastrocca:” La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte col cappello alla romana viva viva la Befana! “. Chi è veramente questa vecchietta che arriva quando Babbo Natale è andato via e porta in dono dolciumi per i bimbi buoni e carbone per i cattivi? La signora che si sposta a bordo di una scopa proprio come una antica strega e dispensa regali nel periodo di Natale, la notte tre il 5 e il 6 gennio, è frutto di racconti popolari, leggende, ma anche tradizioni di origine cristiana. Il motivo per il quale è così tanto generosa, nonostante siano già trascorsi sia il 24 che il 25 dicembre, è principalmente legato al fatto che porta un sorriso ai più piccoli in ricordo dei doni offerti a Gesù Bambino dai Re Magi, che arrivarono nella grotta di Betlemme proprio in tale data.
La banda dei Babbi Natale contro Natale in Sudafrica
Al momento, è proprio il caso di dire, che sono quasi riusciti nell’impresa praticamente impossibile di battere “Natale in Sudafrica” di Neri Parenti. Già a ridosso del 25 dicembre le stime parlavano chiaro e, adesso, a distanza di qualche giorno le cose non sono affatto cambiate. “La Banda dei Babbi Natale” del trio Aldo, Giovanni e Giacomo fa divertire gli italiani e volare in alto i guadagni per quelli che oltre che colleghi sono da sempre grandi amici. Sono ancora in alto nelle classifiche Cinetel, che ha effettuato altri controlli in questo primo weekend del 2011. Le cifre si attestano intorno a 16.667.332 contro i 16.731.240 del film con Belen-De Sica. Un risultato eccellente, soprattutto se si calcola che in tre giorni il trio ha portato via al cinepanettone ben 1.600.000 euro.
Adeste Fidelis, il canto di Natale in latino
E’ una canzone di Natale in latino, una lingua sempre importante perchè riguarda le origini del nostro idioma ma ormai piuttosto obsoleta, eppure chi non conosce il tipico canto, Adeste Fidelis? Di natura tipicamente religiosa viene insegnata ai bambini già all’asilo e non manca alla fine delle recite scolastiche che annunciano le vacanze festive. Quando le mamme iniziano a decorare la casa e a preparare dolci natalizi, quando gli amici arrivano in casa per i consueti auguri e si addobba l’albero, questa musica riescheggia nell’aria e annuncia la festa nel modo più tradizionale. Non si conosce con esattezza la paternità del testo, in quanto non sono mai stati ritrovati dei documenti che parlassero del reale autore, ma si sa con certezza che il copista è stato sir John Francis Wade. Nei secoli scorsi, infatti, non tutti sapevano scrivere o avevano voglia di farlo e, quindi, pagavano coloro che potevano trascrivere su carta un’opera. La melodia, sarebbe perciò stata ripresa da un tema popolare irlandese per uso cattolico, in una cittadina della Francia. Di seguito il testo in lingua originale e poi tradotto in italiano. Viene scelto durante la notte del 24 dicembre o, generalmente, il 25 e riproposto durante la Santa Messa per la nascita di Gesù Bambino:
Il Cenone di Natale di Teri Hatcher
Lei è una delle “Casalinghe Disperate”, anzi la più famosa e la pasticciona del gruppo: quella che non sa cucinare, combina guai e si fa scappare grandi storie d’amore ad ogni serie. Teri Hatcher rappresenta un pò la versione di tutte le donne in formato caricatura e, per questo motivo, risulta essere quasi sempre la più amata. Nella realtà, ovviamente, non è così e con la vera figlia, che non è quella che troviamo sul set, non si comporta affatto come una sorella.
Mostacciuoli di Natale, da gustare per le feste
Tra i dolci di Natale più caratteristici, è impossibile non ricordare i classici mostacciuoli che richiedono una lavorazione non troppo elaborata, ma nemmeno immediata per un risultato comunque eccellente. Nel periodo natalizio, è facile trovarli in tavola, magari solo per offrirli agli ospiti che vengono a scambiare auguri o a portare i doni che si apriranno sotto l’albero la notte del 24 dicembre. Ogni biscotto contiene 200 calorie, ma è ancora il momento di abbuffarsi: a gennaio ci sarà il tempo per scegliere la dieta più adatta a perdere i chili presi in questi giorni. Ecco la ricetta:
“L’anno che verrà”: un augurio per Capodanno
http://www.youtube.com/watch?v=cyGRILDzkoQ&feature=related
La Notte di San Silvestro, di certo, avrà portato un pò di stanchezza oltre che del sano divertimento: qualcuno ha fatto bagordi ai veglioni di fine anno, altri, invece, si sono ritrovati in piazza a brindare al 2011 in arrivo. Tra cantanti, musiche da discoteca e abiti carichi di lustrini, però, ogni volta, l’occasione è perfetta per non pensare alle noie quotidiane e per sperare che i mesi successivi siano migliori di quelli precedenti. Molti i propositi post-natalizi, ma pochi saranno certamente quelli mantenuti, tra i quali quelli di cominciare una dieta ferrea e di dedicarsi maggiormente a se stessi. E’ ancora tempo, però, di accendere il proprio albero di Natale che con le sue lucine colorate e intermittenti, è in grado di rallegrare una casa intera e l’atmosfera che si respira al suo interno. Mentre provate i vostri nuovi regali scartati la notte del 24 dicembre, quindi, non perdete l’occasione per riposarvi un poco in questi giorni di festa, anche se le grandi abbuffate non sono finite e, perciò, neppure le lunghe ore dietro ai fornelli. Come augurio di Buon Capodanno, ascoltate questa canzone sempre bella e moderna di Lucio Dalla, di cui vi riportiamo il testo. Che sia un 2011 speciale per tutti!
Canzone di Natale da intonare anche a Capodanno
Di canti tradizionali da intonare la notte di Natale ce ne sono tantissimi, ma se i vostri bambini si ostinano a ripetere a memoria i testi imparati a scuola da una decina di giorni ormai, nonostante sia già il primo dell’anno, non deludeteli e insegnate loro un nuovo motivetto. Vicino all’albero di Natale, magari mentre gioca con i regali ricevuti la notte del 24 dicembre, potrete trovare un attimo in questo lungo giorno di festa per divertirvi insieme con nuove strofe, meno conosciute delle mitiche Astro del Ciel o Jingle Bells. Del resto la loro gioia è ancora viva, perchè sanno che le feste non sono finite e il sei gennaio passerà la Befana a riempire la loro calza di doni. I più buoni potranno gustare caramelle e leccornie, i più monelli soltanto carbone e, quindi, certamente dovranno comportarsi bene e magari cantare per la vecchina che segue in bontà il caro Babbo Natale.
Capodanno, dopo il Natale ecco cosa indossare stasera
Avrete già di certo pensato a cosa indossare questa sera, per brindare al nuovo anno in arrivo. Dopo aver trascorso un Natale in famiglia, tra abbuffate e regali, adesso è proprio il momento di pensare al Veglione di fine 2010 se lo avete prenotato, alle mitiche feste in piazza in compagnia dei cantanti più in voga o alle feste con amici. Quale abito potrà mai colpire l’attenzione ed essere interessante al punto giusto, senza scadere nel ridicolo o nell’esagerato? Ancora, visto che le proposte nelle vetrine dei negozi, riguardano vestiti al limite dell’estivo, come fare affinchè il primo giorno del 2011, non sia trascorso a letto con l’influenza? Per prima cosa, vale la regola di sempre e cioè quella che consiglia di indossare qualcosa di rosso che porti fortuna per i giorni in arrivo, possibilmente l’intimo. Stavolta, inoltre, visto che tale gradazione cromatica è molto trendy e lo si è visto già dal Natale, si può osare pure con qualche vestito che ricordi il tema del fuoco.