Se fate parte di quel gruppo di persone che, anno dopo anno, adorano le festività natalizie per l’atmosfera che regalano, ma detestano le cene in famiglia, i menù interminabili da preparare e il giro di auguri di Natale a parenti e amici che durante gli altri mesi nemmeno si frequentano, allora una vacanza fuori città per sfruttare al meglio le proprie ferie è proprio quello che ci vuole. Certo, potreste seguire la tendenza di questi ultimi anni, di rompere con la tradizione e di optare per care ma fantastiche mete tropicali, tutte sole e mare, oppure organizzare il più classico viaggio in montagna. L’importante è scegliere un soggiorno che rispecchi le proprie esigenze, affinchè sia davvero indimenticabile.
Un natale al mare sulla spiaggia
Che il vostro desiderio sia quello di trascorrere il periodo di fine anno in famiglia oppure in vacanza, quel che è certo è che il Natale è una festa molto sentita dalla maggior parte delle persone e attesa con grande gioia e non soltanto dai più piccoli. Per cui dopo aver decorato la vostra casa, scambiato gli auguri con gli amici e preparato l’albero il presepe, date una occhiata su internet e se avete già pensato a quale menù preparare per amici e parenti, potete decidere di brindare con uno sfondo d’eccezione, tra mare cristallino e paesaggi incredibili. Certo, se non riuscite a trovare un conveniente last minute, dovete tenere in conto la possibilità di pagare qualcosina in più dato il periodo di altissima stagione, ma di certo riuscirete a vivere una esperienza diversa dalle solite.
La Notte Santa: poesia Natale
A Natale, dopo la mezzanotte, al termine della grande abbuffata e quando avete scartato i vostri regali sotto un bellissimo albero luminoso, se decidete di prendere parte alla Santa Messa dei fedeli o, semplicemente, volete sentirvi rinnovati spiritualmente, provate anche solo a leggere questa splendida poesia natalizia di Guido Gozzano.
Natale: la Santa Messa dei fedeli
Natale, la festa più amata e attesa dell’anno deve questo termine al latino natalis, da Natività. Proprio la notte tra il 24 e il 25 dicembre, infatti, si celebra la nascita di Gesù Bambino rievocata anche con la Santa Messa di mezzanotte alla quale partecipano moltissimi fedeli. Dopo la grande abbuffata della vigilia e poco dopo aver aperto i doni sotto l’albero, ha inizio un attimo tanto importante per ogni credente che ha modo di sentirsi un uomo nuovo e carico di buoni propositi per l’anno che verrà.
La Russia e il Natale
In Russia il Natale, che dopo un po’ di tempo è tornato ad essere una festa particolarmente attesa e sentita, non si ricorda il 25 dicembre, ma il 7 gennaio, quando in molti altri Paesi si rientra al lavoro e si smontano alberi natalizi e decorazioni. Il motivo di tale data così diversa rispetto alla tradizione, è dovuta al fatto che la chiesa ortodossa sposta in avanti di tredici giorni tutti i principali eventi di questo genere. In ogni caso, il momento di raccolta spirituale maggiore in tale tratto di mondo è il 31 dicembre a Capodanno, una notte magica in cui arriva Died Moròz, Nonno Gelo, e porta i regali, sotto il tradizionale abete. Quest’ultimo è come San Nicola ortodosso, con un lungo vestito rosso o blu con cappuccio e bordi di pelliccia, capelli e barba bianca ed è accompagnato da Snjegòrushka, o fiocchetto di neve, una giovane e bella ragazza.
La leggenda del panettone
Come avviene per Babbo Natale, per il presepe, per l’albero o per la Befana, anche per i dolci tipici di questo periodo di festa esistono delle leggende a tema raccontate ai più piccini davanti al camino, dopo le classiche abbuffate della notte del 24 dicembre o del giorno successivo. Il panettone, ad esempio, non è amato da tutti ma in ogni caso resta il simbolo culinario di tali settimane gioiose . Fu realizzato per la prima volta intorno al XV secolo e, anno dopo anno, sono sorte intorno all’alimento una serie di racconti e fiabe, le più famose delle quali sono due:
Le leggende di Natale più belle: fiabe sotto l’albero
I bambini di oggi sono confusi e incuriositi da mille attrazioni diverse e far loro un regalo natalizio che li renda veramente felici per più di un’ora, è veramente complesso se non impossibile. Una volta, invece, per la serie “si stava meglio quando si stava peggio”, i più piccoli festeggiavano in famiglia la notte del 24 dicembre pregando davanti al presepe e ai pastorelli e attendendo di aprire i doni sotto l’albero. Persino una fiaba, oggi considerata normale e anzi dovuta, era un motivo per trascorrere in modo felice e sereno questo periodo di festa. In rete abbiamo selezionato una leggenda a tema che narra della nascita dell’albero di Natale: una storia simpatica per tutti da leggere al calduccio fra le quattro pareti domestiche quando ci si ritrova insieme.
Una favola di Natale per grandi e piccini
Se avete finito di addobbare il vostro albero di Natale e di preparare il presepe, sedetevi con i vostri bambini davanti al calore del camino e cominciate a raccontare loro una fiaba natalizia che farà sognare anche voi e preparatevi con gioia a questa festa.