Oh Little Town of Bethlehem: testo e origine canto di Natale

Si intitola Oh Little Town of Bethlehem e si tratta di un noto canto tradizionale natalizio inglese. Da noi è meno conosciuto se non da chi ha viaggiato molto all’estero o è legato a testi a tema stranieri e ha una origine datata ormai. Magari vi sarà capitato di ascoltarlo per strada durante l’acquisto dei regali per i vostri cari ed è stato composto nel 1868. A scrivere il testo ci ha pensato il vescovo statunitense Phillips Brooks, mentre per la melodia si è affidato all’organista Lewis Redner. Si dicono molte cose intorno alla sua reale nascita e tra storia e leggenda sembra che fu ispirato da un viaggio in Terra Santa, che lo stesso Brooks aveva compiuto tra anni prima e che lo aveva letteralmente folgorato. Ecco il testo:

Frasi celebri sul Natale

Continuiamo a regalarvi frasi e aforismi sul Natale che fanno divertire e pensare e rilassano in vista della festa. Voi come vi organizzerete quest’anno? Come decorerete il vostro albero natalizio? Intanto leggete con noi questi splendidi pensieri a tema:

Ricette di Natale: un secondo vegetariano

Se, nonostante il periodo natalizio non volete appesantirvi troppo e nemmeno trascorrere lunghe ore in cucina, potete preparare tanti piccoli secondi piatti gustosi, veloci e non troppo calorici. La maggior parte di questi si possono ottenere utilizzando le verdure. Scopriamone insieme un paio che potrete provare anche prima di questa magica festa:

Albero di Natale e renne: di leggenda in leggenda

Le leggende di Natale sono tante ed è davvero difficile risalire alla realtà degli eventi, ma fa parte della magia del periodo. Tra un sorriso, una cena e un regalo agli amici più cari, i vostri bimbi vi chiederanno chi è Babbo Natale, come si chiamano le sue renne o perchè nell’albero di Natale si mettono le palline colorate. Volete farvi trovare impreparati? Ovviamente no. In giro per la rete abbiamo trovato moltissimi racconti, ma ne abbiamo selezionati un paio perchè possiate narrarle ai bambini magari proprio la notte della Vigilia, prima di aprire i tanto attesi regali.

Natale in Madagascar

Non è il periodo migliore per giungere in Madagascar, ma nemmeno il peggiore e poi volete mettere l’esperienza tra lemuri e natura incontaminata per una festività splendida come quella del Natale? In questo tratto di mondo, infatti, si distinguono due stagioni: una secca che va da maggio a settembre e una decisamente più calda ma anche piovosa che comincia a ottobre per terminare ad aprile. Se la vostra decisione è quella di trascorrere i giorni che precedono il nuovo anno da queste parti, dovrete portare  con voi il passaporto con validità residua di almeno sei mesi al momento dell’arrivo in tale angolo di Africa.

Cucina di Natale: preparare gli agnolotti

Di ricette tipiche per il periodo natalizio ce ne sono parecchie: ogni regione ha il suo must a tavola, oltre al quale molte famiglie non sanno andare. Eppure se avete deciso di stupire i vostri ospiti e trovate noioso riproporre sempre lo stesso menù, la scelta dei piatti da portare a tavola è praticamente infinita. Del resto se avete optato per la cena della Vigilia o il pranzo del 25 dicembre in casa vostra allora dovete comunque pensare a cosa volete realizzare tra i fornelli e mettervi al lavoro. Se è la pasta a preoccuparvi, perchè non tentare con gli agnolotti? Il consiglio è sempre di prepararli qualche giorno prima, in modo da capire se il risultato è ottimale per poi riprovarci al momento dell’evento annuale.Vediamo insieme la ricetta:

Ogni Natale una filastrocca

E’ già Natale? Allora è il momento per i vostri piccoli di imparare una filastrocca. Ma quale? Ecco qualche esempio di poesia da ripetere velocemente divertendosi, magari mentre si è in giro a fare compere per il magico periodo di festa. Sarà una buona occasione, inoltre, per studiarla anche voi e sorridendo recitarla insieme:

I re Magi: da dove deriva il loro nome?

Sin da piccoli la parola Re Magi può affascinare e colpire, ma di sicuro incuriosisce non poco. Che cosa significa questo termine? Perchè si chiamano così? In effetti il termine “mago” non dobbiamo accostarlo al significato attuale, visto che deriva dal greco ‘magoi’ e si riferisce soprattutto ai membri di una casta sacerdotale persiana e qualche tempo dopo pure babilonese. Queste persone erano fortemente interessate all’astronomia e all’astrologia. Insomma si potevano considerare moderni studiosi di fenomeni celesti che, del resto, molti anni fa, non erano meno bravi di adesso e anzi stupivano parecchio visto che non avevano mezzi a disposizione.