La Foresta di Natale: una poesia famosa per le feste

 

Oggi le poesie sono quasi fuori moda e nessuno più le impara a memoria, se non a scuola. Esiste però un periodo particolare, un mese di festa che riempie il cuore di gioia e conquista la maggior parte delle persone che ispira gli artisti i quali da secoli ormai preparano le loro rime da recitare e imparare sotto l’albero natalizio. Tra i componimenti più noti, a tal proposito, c’è la foresta di Natale che rievoca i sogni dei bambini e le immagini tipiche di questi giorni dell’anno innevati e indimenticabili. Quest’anno cosa vorreste ricevere? Avete già in mente cosa comprare per i vostri cari? Il vostro albero come sarà addobbato? Nell’attesa di decidere ecco una filastrocca a tema che possa aiutarvi ad entrare meglio nello spirito del Natale 2011:

Il Natale si avvicina: aspettando le feste del 2011

Credete davvero di avere ancora tanto tempo a disposizione prima di iniziare la corsa forsennata alla ricerca dei doni per i vostri cari e ritenete di poter pensare con largo anticipo al menù delle feste cominciando a stilare una lista i primi di dicembre? Non lasciatevi ingannare dal fatto che siamo ancora a novembre, perchè come ogni volta vi ritroverete alla vigilia del Natale 2011 senza esservene accorti e allora l’ansia vi coglierà. Per prima cosa, non dimenticate che fra una ventina di giorni dovrete tirare già dalla soffitta il vostro albero natalizio se non state pensando di prenderne uno nuovo magari vero e quindi sin da subito, perchè non guardare in giro tra le vetrine dei negozi alla ricerca degli addobbi di tendenza stavolta?

Il Natale 2011 nell’Europa orientale: come si festeggia?

Tutti i Paesi dell’Europa orientale hanno in comune le calende che allontanano il freddo inverno e gli spiriti. Un viaggio natalizio virtuale che spieghi meglio tali tradizioni può iniziare, ad esempio, dalla Romania in un mix di usanze di origine romana e slava, dove per le strade ascolterete la calinda, composizione lirica che non è solo di buon augurio per le feste in arrivo, ma contiene tra le strofe aneddoti e riferimenti epici ricavati dalla letteratura popolare religiosa apocrifa. I più giovani tra Natale e l’Epifania, bussano alle porte delle case e si divertono a fare degli scherzi. Non di rado nelle aree limitrofe si portano alte lanterne di legno e carta colorata.

I fili d’oro: il racconto dell’albero di Natale

Come sarà il vostro albero di Natale 2011? Siete già pronti ad immergervi nel clima di festa? Le tendenze stavolta sembrano portare a colori decisamente fashion dal viola al fucsia, ma questo non significa che si deve rinunciare alle gradazioni cromatiche della tradizione i classici rosso, oro, argento e blu. Fantasia e creatività del resto sono al primo posto e chi lo dice poi che non potete addobbarlo con delle creazioni realizzate direttamente da voi? Intanto in attesa di tirare fuori quello dello scorso anno o acquistarne uno nuovo, magari vero, noi vi riportiamo una tenera favola di Natale, intitolata i Fili d’oro che possa aiutarvi ad entrare meglio nello spirito del periodo. Leggetela tutto d’un fiato prima di sfidare il traffico e le lunghe code alla cassa per scegliere i doni per i vostri cari da scartare la notte del 24 dicembre.

Natale 2011 in Polonia: tradizioni e presepi

 

Non si parla spesso del Natale in Polonia, che pure è incredibilmente ricco e interessante da scoprire. In questo Natale 2011, per esempio, potrebbe essere molto interessante organizzare un viaggio di questo tipo, temperature permettendo e sperando che i biglietti degli aerei non siano troppo elevati. Il consiglio , in questo caso, è ovviamente quello di cominciare subito a dare una occhiata per tentare di spendere il meno possibile. Da queste parti le feste natalizie hanno inizio con l’apparizione della stella, la notte del 24 dicembre cioè la sera della Vigilia. In trepidante attesa, come sempre sono i bambini che cominciano già dal pomeriggio a guardare il cielo e attendono un minimo bagliore per potersi mettere a tavola e dare inizio alla festa. Non si comincia però immediatamente a mangiare, visto che si fa circolare del pane azzimo in una fetta sottile e detto “opplatek”, raffigurante le immagini di Maria, Giuseppe e di Gesù Bambino. Tutti ne prendono un pezzo e, fino a qualche tempo fa, era abitudine coinvolgere in questo rito pure gli animali della fattoria che potevano gustarne un pò.

Natale 2011 e addobbi: come costruire le stelline dorate per l’albero

L’albero di Natale è una fonte inesauribile di idee e non solo per chi ama il fai da te. Tra i suoi rami, infatti, si può inserire praticamente di tutto, dagli angioletti, ai biscotti facendo attenzione che i bambini non li mangino prima del tempo, alle palline. Per quest’ultime ogni anno la moda ne mostra le nuove tendenze. Per il 2011, ad esempio, molto forte vanno i colori tipicamente fashion del viola e del fucsia. Se però volete distinguervi dagli altri e creare qualcosa con le vostre mani, potete per esempio dare vita a delle stelline, tipiche del periodo che, tra l’altro, vi faranno sentire particolarmente orgogliose del vostro addobbo natalizio, in quanto unico e personalizzato. Ai vostri ospiti tanta originalità non sfuggirà di certo e con l’avvicinarsi del periodo di festa, quando avete qualche ritaglio di tempo libero è il caso di mettersi già al lavoro. Nessuna grossa spesa, solo fantasia e buona volontà. Scopriamo insieme come muoversi in questo senso:

Polar Express: tutti a bordo per un Natale 2011 magico prima parte

 

Una storia natalizia che non invecchia mai e che è stata ripresa nel 2004 in un film. Noi vi riportiamo il testo per farvi innamorare ancora di un racconto per le feste che merita di essere letto tutto di un fiato come Polar Express: “Una vigilia di Natale di molti anni fa, me ne stavo tranquillo nel mio letto. Non muovevo le lenzuola, respiravo lentamente, senza far rumore. Aspettavo di udire un suono, un suono che secondo un mio amico non avrei mal sentito: le campanelle della slitta di Babbo Natale. «Babbo Natale non esiste» insisteva il mio amico, ma sapevo che si sbagliava. Nel cuore di quella notte io udii dei suoni, però non erano le campanelle. Da fuori giunse un sibilo di vapore e uno stridio di metallo. Guardai dalla finestra e vidi un treno, immobile davanti a casa mia. Era avvolto in una nuvola di vapore e la neve gli cadeva attorno a fiocchi leggeri. Il capotreno, sulla porta di una carrozza, trasse un grande orologio dal taschino del panciotto e guardò verso la mia finestra. Mi infilai pantofole e vestaglia e sgattaiolai in punta di piedi fuori di casa.