Natale: mai senza vin brûlé

Elencare le varie usanze e tradizioni del Natale non è mai facile, perchè sono veramente tantissime. Tuttavia tra le tante che ci vengono in mente, non ci sentiamo di tralasciare le delizie enogastronomiche che accontentano anche il palato più fine in particolare nel periodo di festa. Un esempio su tutti è il vin brûlé assolutamente fondamentale per creare e mantenere quell’atmosfera tipica dei mercatini di Natale, fuori e dentro l’Italia.

Come si prepara questa specialità che tutti dovrebbero assaggiare? L’elemento peculiare resta il vino quasi sempre rosso che viene riscaldato e vi viene aggiunta cannella e spezie aromatiche. Di solito viene servito proprio nei mercatini natalizi e si trova negli stands gastronomici, in tazze preparate per l’occasione. Per gustarlo molto spesso si paga una cauzione che è legata al valore della tazza. Quest’ultima è sempre diversa a seconda del tipo di  grandezza del mercatino e in quelli più organizzati e grandi, non di rado viene inciso anche l’anno in corso e il nome della  località.

Diciamo che resta una presenza fissa nei mercatini natalizi europei, sin dalla sua nascita nel Medioevo. Si dice che siano stati i frati e pensare a questa preparazione perchè ai tempi conoscevano molto bene le spezie. E’ infatti una bevanda fortemente speziata e aromatica e non manca lo zucchero. Si può preparare facilmente pure a casa ed infatti non è difficile da ottenere, incontrando il gusto di tutti o quasi. In più al supermercato spesso si trovano gli ingredienti in un pacchetto completo con spezie ed erbe aromatiche, ma è chiaro che con quelli freschi il risultato sarà migliore. In alcune regioni dell’Italia  Settentrionale e regioni tedesche preferiscono il vino bianco. In ogni caso, questo si lascia bollire, inserendo  cannella, chiodi di garofano, bucce di limone e d’arancia ed, infine, lo zucchero per un risultato eccellente.

 

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