Natale negli Usa e la Festa dei Sette Pesci

 

Si chiama la Festa dei Sette Pesci e si rievoca negli Usa soprattutto tra le famiglie italo-americane la sera della Vigilia di Natale. Si ritiene che tale evento abbia origini legate al Belpaese e riguarda una cena di questo solo alimento, in sette verietà diverse cucinate in altrettanti modi. In Italia, infatti, non sono poche le regioni dove la notte in cui Gesù Bambino nasce si cerca di portare in tavola cibi non troppo calorici ben sapendo che ci si abbufferà il giorno successivo, il 25 dicembre.

In più il pesce, in passato, indicava la fertilità a partire dai tempi degli antichi romani e i primi cristiani lo scelsero come simbolo di riconoscimento nel corso delle persecuzioni. Un motivo c’era: le lettere della parola pesce in greco antico, ichthys” formavano le iniziali di “Iesous Christos Theou Yios Soter”. Il significato preciso era “Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore”. Si preferisce il pesce anche come simbolico sacrificio di non mangiare carne e in questo senso, si fa penitenza in attesa della nascita di Gesù.
Il significato di cibarsene è però oggi più collegato al fare penitenza la sera del 24 in attesa della nascita di Gesù il giorno dopo.

 

Dall’Italia arriva direttamente la tradizione di preparare il baccalà e l’anguilla, l’unica peculiarità locale è proprio la scelta del sette. Il perchè non è dato saperlo ma si pensa che possa riferirsi ai sette sacramenti della Chiesa Cattolica o ai sette giorni della Creazione, ai sette peccati capitali, o ancora ai sette giorni di viaggio di Maria e Giuseppe per arrivare a Betlemme. In merito le leggende si sprecano e qualcuno pensa anche ai  sette colli di Roma.  Nel tempo è diventato più forte pure il senso religioso e il pesce non deve mancare mai, soprattutto: i calamari, baccalà, anguilla, cozze, vongole,  gamberi e di solito un grosso pesce arrostito, come una cernia o un dentice.

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