Adeste Fidelis è un canto natalizio ben più che famoso e per molti ragazzi giovani rappresenta il primo approccio con una lingua sempre meno usata: il latino. La cantano da sempre i genitori mentre preparano l’albero di Natale, la insegnano ai più piccoli la notte del 24 dicembre e poi è immancabile in chiesa durante la messa di mezzanotte. Sa proprio di Natale, non c’è bisogno di un complesso canto corale per ricreare una atmosfera fuori dal temo, quasi di fratellanza, difficile da spiegare ma facilissimo da provare nei giorni di festa.
Non esistono purtroppo delle prove sufficienti che permettano di attribuirne la giusta paternità e fino ad oggi Adeste Fidelis non vanta un nome preciso in merito a chi l’abbia realmente scritta. Un dato sicuro però è legato al nome del copista, cioè colui che si occupò di trascrivere il testo e la melodia. Si tratta di sir John Francis Wade. Quest’ultimo lo avrebbe riportato in tema popolare irlandese in un periodo di tempo non troppo antico: parliamo degli anni 1743-1744.
L’uso di Adeste Fidelis era dedicato ad un coro cattolico, a Douai, una cittadina del nord della Francia dove molti cattolici trovavano rifugio all’epoca perchè perseguitati dai protestanti nelle Isole britanniche.Ecco il testo originale in latino per ricordarvi le parole di una canzone popolare che certamente conoscete e che almeno una volta nella vostra vita avete provato a intonare, magari a scuola nelle prime recite scolastiche durante la vostra infanzia o per caso mentre ora, da grandi, scegliete i doni per i vostri cari.
Adeste Fidelis
Adeste Fideles
Laeti triumphantes
Venite, venite in Bethlehem
Natum videte
Regem angelorum
Venite adoremus
Dominum
Cantet nunc io
Chorus angelorum
Cantet nunc aula caelestium
Gloria, gloria
In excelsis Deo
Venite adoremus
Dominum
Ergo qui natus
Die hodierna
Jesu, tibi sit gloria
Patris aeterni
Verbum caro factus
Venite adoremus
Dominum