A Natale si accende la speranza

 

E’ vero che il modo di pensare di una intera società ti può influenzare in qualche modo e anche se so bene che non tutti saranno d’accordo, credo che in questo senso l’atmosfera natalizia possa fare molto bene. In un periodo in cui quasi tutti si sentono più buoni e più carichi di voglia di fare, non è raro trovare maggiore energia. E’ vero che c’è pure la tendenza contraria: cioè qualcuno che, piuttosto che rallegrarsi, finisce per deprimersi del tutto, notando consumismo e sorrisi finti. In ogni caso il Natale è il momento in cui si accende la speranza, che qualcosa cambi, che ciò che desideriamo possa avverarsi e che possiamo trovare la forza di ribaltare un destino magari già previsto.

Certo, è vero che se per tutto l’anno fossimo così carichi di allegria e ottimismo, potremmo fare grandi cose, ma accontentiamoci di 15 giorni all’anno. Chissà poi quest’anno quanta felicità si sprizzerà da tutti i pori, quando ci accorgeremo che il 21 dicembre del 2012 il mondo non finirà e siamo stata spaventati per anni inutilmente. Giungeremo certo stanchi per l’anno pieno di tasse e problemi, tra licenziamenti, incertezze per il futuro e paure, ma riusciremo pure stavolta a non perderci la festa più bella dell’anno.

Il Natale è un momento solo per noi, quello in cui come in un classico cambio stagione, si fa reset delle emozioni negative e ci si butta tutto alle spalle, indossando un sorriso vero e tanta voglia di “tagliare i rami secchi”, eliminando quello che non va nella nostra vita. Quanto dureranno i buoni propositi? Probabilmente fino al sei gennaio e quando si spegneranno le luci sull’evento ogni cosa sarà dimenticata. Tuttavia, abbiamo bisogno solo di speranza, di una ventata di aria nuova e della consapevolezza, magari inconscia, che tutto quello che stiamo cercando lo abbiamo già.

Lascia un commento