Natale, la festa più amata e attesa dell’anno deve questo termine al latino natalis, da Natività. Proprio la notte tra il 24 e il 25 dicembre, infatti, si celebra la nascita di Gesù Bambino rievocata anche con la Santa Messa di mezzanotte alla quale partecipano moltissimi fedeli. Dopo la grande abbuffata della vigilia e poco dopo aver aperto i doni sotto l’albero, ha inizio un attimo tanto importante per ogni credente che ha modo di sentirsi un uomo nuovo e carico di buoni propositi per l’anno che verrà.
Chi non lo desidera o non può prendere parte alla liturgia cristiana notturna, può sempre recarsi in chiesa il giorno successivo, di mattina, ma di solito è appunto la sera che i credenti preferiscono pregare tutti insieme affinchè il piccolo neonato di natura divina porti gioia e serenità in famiglia. Rispetto alla Messa più classica ha una durata differente: è molto più lunga e deve essere arricchita da canti particolari e armoniosi,per evitare volente o nolente di annoiare i convenuti, che essendo moltissimi quasi sempre restano anche in piedi, non riuscendo a trovare posto.
Questo attimo di condivisione è profondamente sentito da chi ha fede, perchè rappresenta la venuta di Gesù Cristo per la redenzione dai peccati dell’umanità. La storia racconta che venne alla luce in una povera mangiatoia, dopo che Maria e Giuseppe i suoi genitori, poi divenuti ovviamente santi, non avevano trovato alloggio da nessuna parte. Il Vangelo letto durante la celebrazione narra dell’Annunciazione, della venuta del Messia e della storia della Natività. Con la Messa di Mezzanotte si conclude il periodo di avvento, cioè di grande attesa ed ha inizio quello della Natività attraverso canti, luci, auguri, doni e una felicità profonda ritrovata un pò da tutti. Si cerca di dimenticare ogni problema e si diventa testimoni della grande gioia della presenza di Dio fattosi uomo sulla terra.