E’ Natale e ritorno bambino

 

Un periodo particolare il Natale che bisogna saper vivere. Insomma, bisogna dimenticare tutte le noie quotidiane e lasciarsi andare, entrando nella magica atmosfera che ci prepara alla nascita di Gesù Bambino la notte del 24 dicembre.  La sensazione è quella di ritornare bambini, di sentirli ingenuamente conquistati da tutte quelle luci e dai colori che interessano le nostre città, in effetti, per un paio di mesi. Ormai, già a fine ottobre fanno capolino dalle vetrine dei negozi i primi alberi di Natale e decorazioni a tema e non si capisce se si tratta di un business o della voglia, generale, di entrare nel periodo più bello dell’anno prima possibile.

Quest’anno tra crisi economica e profezie Maya, ci arriveremo davvero al Natale? Si spera di si, ma certo più passa il tempo e più ci avviciniamo al 21 dicembre 2012 e per scaramanzia un pò di preoccupazione interessa tutti, anche se facciamo finta di niente. Intanto ritorniamo bambini per un attimo, con i nostri sentimenti veri e puliti e viviamo al meglio questo periodo:

E’ Natale

È Natale e ritorno bambino;
se dagli occhi discosto quel velo
che impedisce la vista del cielo,
da cui scende un fulgore divino,

vedo allor la lucente cometa
che dirige tra tanti disagi
tre sapienti e devoti Re Magi
ormai pronti a raggiunger la meta.

A Betlemme, che accoglie esultanti
i bambini, le donne e i pastori
allietati da angelici cori,
oggi è nato il gran Re dei regnanti.

Nella grotta sorride un Bambino,
con amor da Maria contemplato,
e con gioia assistito e adorato
da Giuseppe sul pargolo chino;

entro anch’io, e la man mi conduce
di quell’angelo a me affidato:
mi presenta al divin neonato
ed avvolto mi trovo di luce,

una luce davver celestiale
che si spande su tutta la terra,
poi Gesù a sé forte mi serra,
ed io vivo il più lieto Natale!

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