Natale: quando i regali sono stati scartati

 

Amo il Natale e mi soffermo su ogni sensazione e ogni momento e mi dispiace che, dopo tanti preparativi, passata mezzanotte tutto finisca. Si c’è ancora il 25 dicembre, Capodanno e la Befana, ma la magia comincia a scemare piano piano.Vi siete mai concentrati sulle emozioni di quei momenti:? Non dite che sono cose da bambini, perché in fondo tutti quella sera siete in trepidante attesa per il momento clou: quello sotto l’albero di Natale. In più, è piacevole per una volta all’anno dimenticare la dieta e mangiare tutto quello che si vuole, di fronte ad una tavola imbandita dove non manca davvero nulla.

Si finisce di cenare, si gioca un pò a tombola o a carte soprattutto se ci sono dei bambini e poi si procede alla divisione dei doni. Ognuno scarta il suo, magari immagina cosa ci sia dentro e poi ne studia i dettagli. Si passa all’altro regalo e così via dicendo. Alla fine c’è un senso quasi di insoddisfazione anche se il cadeau è stato incredibile. In fondo tutti vorremmo che questo momento durasse a lungo, invece si finisce per sbrigarsi e tra urla e risate non ci si accorge che è ora di andare a nanna. Il 25 sarà un altro giorno pesante e carico di cibo e non si può restare svegli tutta la notte.

Da un lato si stringe il proprio nuovo regalo, dall’altro ci si chiede se i propri saranno piaciuti o se, invece, erano troppo banali e poco costosi e si prende coscienza del fatto che bisognerà aspettare un altro anno per ritrovarsi tutti insieme, in un momento di condivisione così importante. La festa è appena cominciata, ma la parte più importante è andata via: Gesù Bambino è nato e per qualcuno è il momento di correre in chiesa per assistere alla Santa Messa del Natale.

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