Certe sensazioni e struggimenti interiori, li può comprendere soltanto chi si trova a vivere fuori dalla propria terra per lavoro o altre esigenze. In questo modo, il Natale diventa ancora più importante perché è l’occasione per tornare e non ci sono vecchie zie bisbetiche che tengono, si ha voglia di rivedersi e per i viaggi fuori o per stare con gli amici, c’è sempre tempo. Si comincia qualche settimana prima ad acquistare i regali e, di solito, si preferisce prenderli rigorosamente nella città dove si ha il domicilio. Potrebbero essere tipici e originali in questo modo e il rischio di scegliere dei doppioni con altri familiari si dimezza.
La partenza, quasi sempre, per questioni lavorative è a ridosso delle feste e, se non si prenota con largo anticipo si pagano cifre veramente esagerate, ma pur di non restare soli per le feste si cerca di fare qualche sacrificio. Appena si imbocca la strada della vecchia casa, molte emozioni riaffiorano e i baci e gli abbracci sono veramente commuoventi, almeno fino alla prima litigata con i fratelli che poi finisce in una risata. Ancora più bello è poter assaggiare i prodotti tipici della propria terra e ritrovare le usanze conosciute per la notte della Vigilia. Questo vuol dire appartenenza e nostalgia per quello che, al momento, si è dovuto abbandonare.
Pochi giorni per rivivere come un tempo, poi sarà il momento di andare via. Quando si arriva, però, ci sono solo pensieri felici, per la malinconia c’è tempo alla data direttamente precedente alla partenza. Io momento più bello è quello del Cenone natalizio e dell’apertura dei regali. Il trasporto è stato lungo e faticoso e non si vede l’ora di poter vedere la faccia dei propri cari che si ritroveranno con un cadeau in più. Se la propria valigia si è quindi svuotata è pronta a riempirsi di nuovo, tra alimenti che si possono conservare e che si gusteranno con calma tornati in città e altri doni ricevuti, si spera piuttosto utili.