E’ facile approdare in Argentina, a Buenos Aires per vivere in maniera diverse le festività natalizie e scoprire subito El Dorado, assaporando come prima cosa il dulce de leche mentre con in naso all’insu’ si cerca di capire dove va a finire il cielo. Ai piedi dell’obelisco c’è sempre un gigantesco albero di Natale bianco ma quello che davvero impressiona è la differenza termica, ma ancor di più il menù del cenone di Natale, visto che pur di mantenere le tradizioni, i piatti sono identici a quelli consumati da noi a pochi gradi, ovvero tagliolini in brodo e zuppa di lenticchie. Però è possibile anche decidere di abbandonare la tradizione e festeggiare il Natale mangiando anguria e ciliegie, col sole e con il caldo, soprattutto ballando il tango per le vie a festa. Ma l’Argentina non è solo Buenos Aires, si puo’ infatti anche decidere per Santa Fe, situato in riva al fiume Paranà, e chi porta i regali non è Babbo Natale ma “el ninito Jesùs”, poi il 25 asado nel Club piscina o direttamente a fare il bagno nel fiume.
Per i bambini argentini il Natale è sicuramente strepitoso, finisce la scuola, arriva il Natale, i regali, il caldo, e tre lunghi mesi di vacanza. La corsa ai regali di Natale in Argentina risulta essere meno frenetica rispetto ad altri paesi inclusa l’Italia, infatti in Argentina quello che davvero conta è la sacralità del Natale. In Argentina, lo sappiamo, vivono tantissimi italiani, nonni,bisnonni,trisnonni,italiani arrivati dal sud, e le tradizioni anche culinarie, quindi non mancano, dalla pasta fatta in casa, agli spaghetti, al mandolino. Inoltre Buenos Aires risulta essere una delle città piu’ economiche al mondo, quindi è alla portata di tutti o quasi. Trascorre in Natale in Argentina significa comunque trascorrere un Natale fuori dal comune, tra spazi incontaminati, ambienti naturali, ed interessante è addentrarsi proprio nell’anima piu’ selvaggia dei suoi paesaggi. Il paese si snoda lungo la Ruta 40, la strada piu’ lunga e spettacolare del Paese, che lo attraversa da Nord a Sud, a ridosso della Cordigliera andina. Ci sono alcune tappe fondamentali da non perdere assolutamente come la Foresta Pietrificata di Colonia Sarmiento, per arrivare poi al Canyon del Rio Pinturas, dove si possono vedere bellissime pitture rupestri, le Cuevas de las Manos Pintada (Grotte dalle Mani Dipinte). Basta proseguire per vedere i meravigliosi e pittoreschi Laghi Posades e Pueyrredon, situati ai piedi del Monte San Lorenzo. Un’altra visita sempre da non perdere è quella del Parco Nazionale Perito Moreno, concedendosi per l’occasione una sosta al Lago Belgrano, e proseguendo poi attraverso i paesaggi incontaminati di tutta la Patagonia, con vista sul versante sud del Cerro di San Lorenzo.
Sposandosi ancora a Sud, verso la zona dei ghiacciai, ci si trova circondati da immense distese di cespugli caratteristici della “pampa patagonica”, dove sorge il villaggio di El Chalten, ai piedi del Cerro Torre e Fitz Roy. Per gli amanti del trekking si possono fare esperienze decisamente importanti alla Laguna de Los Tres, attraversando fitte foreste, fino ad arrivare, accompagnati dalla vista di splendidi ghiacciai, alla base di Fitz Roy, di fronte alle ripidissime pareti di granito del Cerro Torre. Un’eccitante escursione è anche quella che porta al ghiacciaio Perito Moreno, simbolo della Patagonia Argentina, uno dei pochi ghiacciai sulla Terra cha ha la caratteristica di avanzare e non di retrocedere. Si puo’ arrivare fino al brazo Cristina, presso Estancia Cristina, uno degli ultimi luoghi isolati, dimenticati dal turismo di massa, ma non da noi, che ve lo proponiamo per trascorrere un Natale in Argentina, davvero sopra alle righe, diversamente, come abbiamo detto, qui in Argentina, la tradizione italiana, è di casa!