Ecco il Natale, come recita la poesia che vi andiamo a proporre oggi. Questa meravigliosa festa è sentita un pò ovunque e persino i Cugini d’Oltralpe, in Francia, non smettono di vivere in trapidante attesa l’arrivo di Babbo Natale. Se i più piccoli aspettano che arrivi con le sue renne e il sacco di doni, per i più grandi resta romanticamente bellissimo scambiarsi i regali la notte della Vigilia. Il giorno successivo, il 25 dicembre, sarà tempo di preparare per il pranzo ricco di pietanze che è organizzato in onore della nascita di Gesù Bambino e oggi forse pure per un incredibile consumismo che ha reso anche il più povero smanioso di spendere ogni risparmio per la data più importante dell’anno.
Se però il 25 dicembre si gioca a carte e a tombola e si mangia e in effetti un pò di rischia di annoiarsi tra parenti noiosi e freddo fuori, la notte della Vigilia è magica un pò per tutti. Ecco perchè nelle rime natalizie si tende sempre a ricordare questo momento. A mezzanotte poi alcuni si recano alla Messa di mezzanotte e altri invece restano ad osservare i propri regali o ad attenderee che il simpatico nonnetto che arriva dal Polo Nord faccia il suo ingresso. Qualche bimbo lascia dei biscotti e del latte per farlo risaldare e per far riprendere un pò la sua renna più fidata, magari questo servirà anche ad addolcirlo un pò e a farlo essere più generoso.
Voici la Noël
Voici la Noël, le temps des veillées (bis)
Tous les fiancés sont à l’assemblée
Le mien n’ira pas, j’en suis assurée
Il est à Paris ou bien en Vendée
Qu’apportera-t-il à sa bien aimée
Chapelet d’argent, ceinture dorée
Ou bien le bouquet de la fiancée
refrain :
Va mon ami va
La lune se lève
Va mon ami va
La lune s’en va !