Il Natale è una festa o una sensazione?

 

Me lo chiedo spesso e la mia risposta è la seconda, anche se non si può certo negare che il Natale, in fondo, sia anche una data in calendario. Che festeggiare la nascita di Gesù Bambino, ormai, sia più che altro un moto dell’animo è chiaro anche dal fatto che crescono coloro che non sopportando l’atmosfera consumistica del 25 dicembre, mostrano un muso lungo e una noia che non finisce più. Inutile dire che io che amo questo periodo dell’anno e lo aspetto da sempre con la stessa trepidante attesa, non provo nulla di negativo e anzi comincio a sentire dentro una gioia e una voglia di fare che mi rendono più grintosa.

Sarà l’atmosfera o qualcosa di innaturale che non riesco a spiegarmi o, ancora, suggestione: il risultato è comunque lo stesso il Natale è un momento felice anche per me. Non mi annoio a fare lunghe code alle casse per comprare i regali o per scegliere le decorazioni per addobbare l’albero natalizio e la casa. Ancora di più, non mi da fastidio incontrare parenti e amici che non vedo da tempo, anche perché vado d’accordo con tutti e mi fa sempre piacere poter salutare chi non frequento tutti i giorni.

E’ sicuro altrettanto che ho imparato a scegliere  doni anche durante l’anno per un doppio motivo: si evitano estenuanti giornate di confusione alla ricerca di una proposta interessante e si ha una maggiore possibilità di prendere qualcosa di originale. La mente è più fresca senza decine di persone urlanti tra gli scaffali, le idee presenti sono di più e si può optare per qualcosa di diverso che non sia per forza in tema con il periodo. Subito dopo, mi piace sistemare i regali sotto l’albero e aspettare che arrivi la sera della Vigilia per scoprire le facce di chi scarta il cadeau e magari rimane sorpreso da quello che ha ricevuto. Un momento di condivisione importante che non può non rendermi felice.

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