Ricordi dolorosi che coincidono con un periodo gioioso in cui ognuno si sforza di essere felice per forza, un consumismo eccessivo imperante o “l’obbligo” di ritrovarsi con amici e parenti e brindare e festeggiare, quando si vorrebbe rimanere per qualche giorno a riposarsi. L’atmosfera di Natale non cattura proprio tutti e per chi non sente questo momento come il più bello dell’anno, è una vera tortura dover cercare regali, preparare la casa con decorazioni a tema e addobbare l’albero. In più, basta uscire per ritrovarsi immmersi in una atmosfera da fiaba, con canti tradizionali natalizi che si diffondono pure all’esterno dei principali centri commerciali.
Qualunque cosa parla di Natale e Capodanno: dalle case con lucine multicolorate all’interno e all’esterno, dai Babbo Natale che si “ostinano” ad arrampicarsi dai balconi anche stavolta, seppure in misura minore, alle luminarie per le strade, alla neve artificiale e all’atmosfera a tema, ha inizio già verso la fine di novembre. Gruppi di discussione su internet e sui principali social network dove gli iscritti sono tantissimi, dimostrano quanto si faccia strada una sorta di insoddisfazione riguardo ad un mese in cui si pensa soltanto ai regali, alla tredicesima mensilità e alle partenza per trascorrere con i propri cari il 25 dicembre.
Cene e pranzi con i parenti, comunque, sono al primo posto tra gli aspetti negativi del Natale e questo pure per coloro che lo amano. Il motivo è legato principalmente al fatto che non con tutti si coltivano rapporti importanti, fatti di stima e affetto e fingere che tutto sia a posto per alcuni giorni dell’anno, appare falso e ridicolo. Domande imbarazzanti e la necessità di essere tolleranti peggiorano la cosa. La corsa ai regali e spese eccessive, sono al secondo posto, mentre in tv il bombardamento mediatico appare esagerato e al limite della sopportazione.