Le generazioni si susseguono e noi stessi cresciamo, ma di certe cose finiamo per non renderci mai conto. Fa proprio parte dell’essere umano, non riuscire ad apprezzare in linea di massima, nulla di quello che ha se non quando lo perde. In questo modo, ogni Natale, diventa una tortura perché bisogna incontrare parenti che di solito non si frequentano. Spesso lo stessso succede per gli amici.Bisogna anche prendere regali e spendere dei soldi, che in tempi di crisi sono sempre troppo pochi, per chi non rivedremo più dopo la nascita di Gesù Bambino. Eppure questa potrebbe essere, invece, una occasione per organizzare ancora e vivere vicino ai consanguinei il più possibile. Non di rado, scomparse improvvise poi comunque ci spezzano il cuore e ci fanno pentire di essere stati così evasivi e sfuggenti nei momenti, rari, in cui si stava insieme.
Del resto il Natale non è altro che condivisione, rinascita e cambiamento. Se riuscissimo veramente a far andare avanti il processo dentro di noi, oltre la data in calendario molte cose cambierebbero in meglio intorno. Non sopportiamo, invece, di iniziare una discussione con chi non riteniamo nostro confidente e ci infastidisce moltissimo chi ci pone domande sulla nostra vita, quando non ha il diritto di saperlo. Se invece, questa fosse l’occasione per liberarci da qualunque pregiudizio e cercare di capire se vale la pena di frequentare i familiari o gli amici “delle feste”, anche dopo che il nuovo anno sarà arrivato?
Magari potrebbe essere un modo per avere nuova compagnia e potremmo accorgerci che avevamo di fronte delle persone leali che non sapevamo apprezzare. E’ importante non lasciare andare il tempo, mai, perché potremmo comunque pentircene e non avere più le occasioni giuste per rimediare. Meglio tendere le mani, sorridere di cuore e vivere davvero ogni giorno, ancora di più se vicino alle feste natalizie, insieme a chi decide di trascorrere con noi queste ore felici.